La clinica Villa Aurora usata come bancomat, in manette gli ex amministratori

VIDEO - Sette le ordinanze di custodia cautelare. Arrestato anche Alessandro Casinelli, presidente di Federlazio. Tra le accuse contestate bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. Con i soldi della struttura acquistate anche testate giornalistiche e quote di altre società

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di Redazione
21 giugno 2018
10:28

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri, hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare (3 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora) nei confronti di altrettanti soggetti resisi responsabili, a vario titolo, del dissesto della casa di cura “Villa Aurora”, nonché il sequestro di beni per un valore complessivo pari a circa 12 milioni di euro.


Ai destinatari delle misure sono stati contestati, in particolare, l’associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, l’autoriciclaggio e l’omesso versamento di ritenute.


Le indagini

Il provvedimento rappresenta l’epilogo di articolate indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento del Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e la direzione del Sostituto Procuratore Massimo Baraldo, in relazione alle vicende che hanno riguardato la casa di cura “Villa Aurora”.
Le indagini effettuate hanno messo in luce la sussistenza di gravi indizi in ordine ai reati di false comunicazioni sociali, truffa aggravata e appropriazione indebita aggravata in capo ai diversi soci ed amministratori che, nel corso del tempo, si sono succeduti nella gestione/amministrazione della casa di cura e condotto a ritenere che, alla base dell’acquisizione del pacchetto azionario della società, vi fosse l’esclusiva finalità di depauperare il patrimonio della stessa.

Le somme depredate utilizzate per altre attività

Emersa l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio. E’ stato, infatti, dimostrato che le somme indebitamente prelevate e distratte dalle casse di “Villa Aurora”, sfruttando il meccanismo dei finanziamenti infragruppo (si specifica, a tal proposito, che la clinica era stata acquisita dalla “Gruppo Sant’Alessandro S.p.A.”, avente la funzione di “capogruppo” in relazione a svariati ulteriori soggetti giuridici), sono state, in parte, impiegate in altre attività economiche riconducibili ai medesimi indagati (ponendo, quindi, in essere condotte di autoriciclaggio). Attesa la totale estraneità delle finalità accertate agli interessi della predetta clinica, veniva, così, cagionato un depauperamento tanto grave del relativo patrimonio da causarne il dissesto e, di conseguenza, l’ammissione della società “Villa Aurora S.r.l.”, con decreto del Tribunale datato 10.04.2018, alla procedura di concordato preventivo.


Le somme depredate sono state infatti impiegate in modo del tutto anomalo, ossia per l’acquisto di testate giornalistiche da parte della capogruppo, la costituzione di pegni per aperture di linee di credito in favore di persone fisiche, l’acquisto di quote di ulteriori società, l’affidamento di incarichi professionali privi di giustificazioni, per rimpinguare le casse di altre società nella disponibilità dei sodali e, addirittura, per pagare il prezzo di vendita delle quote della stessa “Villa Aurora” agli ex soci.


È stato rilevato, a carico degli amministratori protempore, il sistematico omesso versamento delle somme dovute a titolo di sostituto di imposta per gli anni dal 2012 al 2015, detta omissione è stata quantificata in via definitiva con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate di Reggio Calabria in complessivi € 2.119.110,57.

Le misure cautelari

Disposte, nelle Province di Reggio Calabria, Frosinone, Perugia e Catanzaro le seguenti misure cautelari personali: custodia cautelare in carcere per Giorgio Rea, nato a Sora (FR) il 24.06.1978, Pietro Domenico Mangiapelo, nato in
Venenzuela il 24.11.1968; Alessandro Casinelli, nato a Roma il 08.03.1983 (presidente Fererlazio). Arresti domiciliari per Patrizia Ferri, nata a Sora (FR) il 24.12.1978;  Francesco Margiotta, nato a Catanzaro il 07.05.1983; Marco Petricca, nato a Sora (FR) il 11.06.1983; Obbligo di dimora nel Comune di residenza per  Giuseppe Musto, nato a Napoli il 18.06.1983.


Altresì, sono state disposte le seguenti misure cautelari reali:  sequestro preventivo della quota del 95% del capitale sociale della società “Villa Aurora S.r.l.” comprensivo dell’immobile sede della casa di cura, nonché di  attrezzature presenti all’interno del predetto immobile, di conti correnti e veicoli intestati alla società;  sequestro preventivo - di somme di denaro, conti correnti bancari, libretti di risparmio, titoli, azioni, fondi e strumenti d’investimento, beni mobili registrati, beni immobili e ogni altra utilità nella disponibilità degli indagati - finalizzato alla confisca, anche per equivalente, in relazione ai reati di autoriciclaggio, per un importo complessivo pari a € 1.021.413,00; sequestro preventivo - di somme di denaro, conti correnti bancari, libretti di risparmio, titoli, azioni, fondi e strumenti d’investimento, beni mobili registrati, beni immobili e ogni altra utilità nella disponibilità degli indagati - finalizzato alla confisca, anche per equivalente, in relazione ai reati di omesso versamento di ritenute, per un importo complessivo pari a € 2.119.110,57, per un totale pari a circa 12 milioni di euro.

 

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