Dissequestrato il corpo del piccolo Moise

Ad accendere i riflettori sulla storia del bambino di due anni e mezzo costretto a subire le lungaggini della burocrazia in attesa di essere trasferito da Messina a Cagliari era stato il Garante per l’Infanzia Antonio Marziale

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di Redazione
5 settembre 2018
12:01

«La magistratura ha dissequestrato il corpicino del piccolo Moise, il bimbo di poco più di due anni deceduto l’8 luglio scorso al Policlinico di Messina, dopo una breve esistenza contrassegnata da malattia e traversie burocratiche, che dalla nascita lo hanno inchiodato in un letto ospedaliero in attesa di un trasferimento disposto dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria in una casa-famiglia di Cagliari, in realtà mai avvenuto». È quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, che ha seguito il caso portandolo alla ribalta con ripetuti appelli alle istituzioni.
«La Procura della Repubblica della città peloritana - spiega il Garante - in accoglimento delle istanze presentate dagli avvocati della famiglia di Moise, ha ritenuto di dover disporre l’autopsia sul bambino deceduto e venerdì prossimo, 7 settembre, a due mesi dal decesso, avranno luogo i funerali previsti per le ore 17 nella Parrocchia di Santa Maria del Pozzo ad Ardore Marina. Collateralmente agli accertamenti medico-legali, il mio ufficio certamente collaborerà con gli organi inquirenti perché si faccia piena luce sui ritardi che hanno portato al mancato trasferimento del piccolino in un luogo che gli avrebbe garantito una qualità migliore di esistenza e soprattutto di poter godere di una luce mai vista, quella del sole».
Conclude il Garante: «Considerate le difficilissime condizioni economiche in cui la famiglia versa, una povertà che ha fortemente condizionato le sorti dello sfortunato bambino e che mai più, si auspica, debba pesare su alcuna creatura, i funerali - per riconoscerli, almeno nell’ultimo suo viaggio terreno, quella dignità che gli è stata negata in vita - saranno sostenuti dal mio ufficio e dall’Amministrazione comunale di Ardore che ringrazio sentitamente per la sensibilità e disponibilità».

 


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