Un disabile vittima di un branco di ragazzi spietati. Una storia triste che hanno portato alla luce i carabinieri della compagnia di Corigliano, guidati dal capitano Cesare Calascibetta che proprio stamani hanno tratto in arresto uno dei giovani, un diciannovenne del luogo, coinvolti nei fatti di violenza. Ingiurie e, ancora, schiaffi, pugni a danno di un uomo con disabilità psicofisiche che vive in stato di abbandono nel centro storico di Corigliano. Tutto ripreso con guascona arroganza da un cellulare e pubblicato su Instagram, quasi come se fosse un trofeo.

 

Gesti aberranti che fanno calare un velo di vergogna sull’intera comunità di Corigliano-Rossano. Sulla base degli accertamenti compiuti dai Carabinieri e dei referti medici, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari ha ritenuto che attorno a queste azioni si profilasse anche un reato di tortura in quanto gli atti compiuti dai giovani carnefici hanno comportato un trattamento inumano e degradante per la dignità della vittima. Al diciannovenne, finito ai domiciliari, inoltre, è stato contestato anche il reato di violazione di domicilio, in quanto i carabinieri hanno certificato come il branco si sia introdotto nella casa della vittima per eseguire il pestaggio con il volto da sciarpe e altri indumenti.

 

A finire ai domiciliari oggi è toccato ad uno solo dei componenti del gruppo di violenti ma è probabile che nelle prossime ore possano scattare le misure cautelari anche per gli altri tre ragazzi, due coriglianesi, già noti alle forze dell’ordine, ed un romeno, tutti di età compresa fra i 19 ed i 26 anni