Dimesso il paziente positivo che da 5 giorni era ricoverato al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. A darne notizia è il commissario straordinario del nosocomio, Iole Fantozzi, che specifica con una nota il numero totale dei tamponi effettuati dall’inizio dell’emergenza: 39 di cui uno positivo, quello effettuato su un docente dell’Università Mediterranea. L’uomo, come detto, è stato dimesso oggi «con prescrizione di isolamento sociale», si legge nella nota diffusa dal Gom. Dunque dovrà continuare la quarantena a casa.

 

Istituita l'unità di crisi

Nella comunicazione del Gome si precisa inoltre che nel nosocomio «è stata istituita l’unità di crisi in attività h. 24, e non solo sulla carta».
«La prima preoccupazione – si legge - è stata quella di preservare gli operatori sanitari da eventuali contagi e non certo per un fatto di tutela corporativa, bensì per non rischiare ulteriori decrementi del numero del personale, in caso di eventuali quarantene, che depauperebbero ulteriormente la già carente dotazione organica. Da giorni, infatti, a tutto il personale in servizio è stato imposto l’obbligo dell’uso della mascherina ed a quello in contatto con casi sospetti l’obbligo di indossare tutti i dispositivi previsti».

 

L'appello ai cittadini: fate la vostra parte

Con riguardo ai pazienti, poi, «è predisposta una nuova logistica strutturale delle unità operative predisponendo ulteriori spazi dedicati per fronteggiare un afflusso di contagiati che, speriamo, non avvenga». «Colgo l’occasione – continua Fantozzi - per ribadire, attraverso la cortesia del Suo giornale, l’appello ai Cittadini di una vita sociale diversa nel senso di ridurre i contatti interpersonali ed igienizzare ripetuta mente le mani rappresentando tali accorgimenti i migliori antidoti alla diffusione del contagio».

 

Percorsi separati per i casi sospetti

E ancora: «Da giorni sono attive due tende di pre-triage per separare l’accesso al Pronto Soccorso nonché un percorso diagnostico dedicato ai casi sospetti di contagio. Sono state attivate le procedure per acquisire ventilatori ed aspiratori polmonari meccanici in modo da raddoppiare la capienza degli attuali posti di rianimazione essendo la patologia da COVID-19, ove complicata, trattabile esclusivamente attraverso ventilazione assistita del paziente».
La nota del commissario del Gom informa, inoltre, che «sono in corso le procedure di acquisizione di nuovo personale e sono già state chiamate circa trenta unità infermieristiche».
«Si è provveduto a regolamentare l’attività ospedaliera dedicando maggiori attenzioni all’emergenza COVID 19 rivolta non solo alla diagnosi e terapia ma anche alla prevenzione del contagio quale possibile super infezione ospedaliera.

 

Formazione continua per il personale

Si è condotta una rapida attività di informazione, formazione ed addestramento per gli operatori direttamente addetti al contrasto dell’infezione interessando, perfino, il bar interno all’Ospedale. Sono state effettuate attività straordinarie di disinfezione e sanificazione nonché implementato quelle ordinarie. Sono stati anche forniti tamponi e DPI (dispositivi di protezione individuale) ai Medici del Suem 118 afferente all’Asp di Reggio Calabria ed esercitato attività di formazione sugli stessi Medici in ordine alla corretta esecuzione dei tamponi faringei e nasali».

 

"Amuchina" prodotta dal Gom

L’ospedale «sta continuando ad acquistare il gel idroalcolico per la disinfezione delle mani e, al fine di incrementarne la disponibilità, si sta provvedendo anche all’autoproduzione».
Il commissario precisa anche che «si è provveduto a sospendere tutte le ferie del personale». «Ma non vi era alcun bisogno di tale provvedimento – aggiunge - in quanto nessuno ha chiesto ferie in questo periodo salvo eccezionali casi di urgenti problemi di carattere familiare. Pertanto, sempre attraverso la cortesia degli Organi di Informazione, porgo un immenso ringraziamento a tutti gli operatori del Gom che, salvo episodici casi, stanno dimostrando un’elevatissima etica sociale ancor prima che professionale che ci consente di ben sperare di fronte ad un nemico sconosciuto, forte ed aggressivo».