Sono scene raccapriccianti quelle si vedono in un video circolato nella chat dell'alto Tirreno cosentino nelle ultime ore. Giovedì sera, nel corso di un consiglio comunale a Diamante, è scoppiata una lite furibonda tra il sindaco Achille Ordine e il consigliere comunale indipendente Francesco Liserre, passato ai banchi dell'opposizione pochi giorni dopo essere stato eletto proprio nella lista vincente "Nuova era". Fortunatamente, nessuno ha alzato le mani, ma i toni usati, anche da parte di alcuni presenti, hanno dato vita a episodio riprovevole.

Cosa è accaduto

Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, Liserre durante il suo intervento avrebbe chiesto al presidente del consiglio Mariano Casella di mettere a tacere risate e borbottii provenienti dal pubblico. Qualcuno avrebbe poi fatto presente che si sarebbe trattato di un'anziana, ma il consigliere Liserre avrebbe risposto piccato, chiarendo che si sarebbe trattato di alcuni parenti del sindaco. Di qui, la reazione del primo cittadino, alzatosi di scatto e direttosi verso Liserre. Ordine è stato trattenuto dai presenti, mentre il pubblico invitava alla calma.

Dopo qualche attimo concitato e la momentanea sospensione, il consiglio comunale è ripreso poco dopo, ma senza il pubblico in sala.

Le reazioni

La notizia ha suscitato forti reazioni. Il gruppo di minoranza LiberaMente, rappresentato da Marcello Pascale e Daniela Marsiglia, ha scritto in un lungo post: «Abbiamo pensato molto se scrivere di questa vergognosa pagina politica del nostro paese e, per tale motivo, ieri stesso non abbiamo manifestato il nostro disagio sui mass-media o social network. A mente fredda, però, ripensando all’indecoroso spettacolo offerto ieri da qualche membro del Consiglio Comunale e di qualche astante ultras nel pubblico, abbiamo ritenuto giusto dire a gran voce che quello che è successo è semplicemente vergognoso».

Uno dei due diretti interessati, il sindaco Achille Ordine, ha replicato cosi: «Ad essere vergognosa è la mistificazione della realtà, la strumentalizzazione dei fatti. Ad essere vergognosa è la silente indifferenza di chi, tra le forze consiliari, nonostante gli attacchi e le offese rivolte al Sindaco, non senta il dovere e la necessità di stigmatizzare i fatti accaduti e di prendere le distanze da determinati comportamenti. Perché quando si rivolgono offese al sindaco (peraltro del tutto immotivate), non (solo) si offende la sua persona (tralasciando tutto il resto), ma si offende soprattutto chi è stato democraticamente eletto per rappresentare ed amministrare una Città. Si offende un’intera comunità che dal sindaco è rappresentata. E, purtroppo, non è la prima volta che questo succede. Apprendo dalla lettura di un post del gruppo consiliare LiberaMente che addirittura avrei cercato di “aggredire fisicamente un Consigliere Comunale”. Affermazioni gravi, perché assolutamente non veritiere».