Il 41enne, originario di Gallipoli, era stato trasferito in ospedale per problemi respiratori. Facciolla: «Atto dovuto»
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20091101 - ROMA - CRO : CARCERI: SUICIDIO BLEFARI, IMPICCATA IERI SERA CON LENZUOLA. Un interno del carcere di Rebibbia, a Roma, in un'immagine d'archivio. La neo brigatista Diana Blefari Melazzi, condannata all'ergastolo per l'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, si e' impiccata ieri sera, attorno alle 22:30, utilizzando lenzuola tagliate e annodate. La donna - secondo quanto si e' appreso - era in cella da sola, detenuta nel reparto isolamento del carcere Rebibbia femminile. Ad accorgersi quasi subito dell'accaduto sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che - si e' inoltre appreso - avrebbero sciolto con difficolta' i nodi delle lenzuola con cui la neo brigatista si e' impiccata in cella e avrebbero provato a rianimarla senza pero' riuscirvi. ANSA / ALESSANDRO DI MEO / ARCHIVIO / PAL
«Per una banale influenza non mi pare che si possa morire, è chiaro che vogliamo accertare quanto è accaduto». È quanto afferma il procuratore capo di Castrovillari (Cosenza), Eugenio Facciolla, in relazione alla morte di un detenuto nel carcere di Rossano. Il fatto è avvenuto il 12 marzo scorso.
L'uomo, Andrea Cavalera, 41 anni, era di Gallipoli (Lecce) ed era detenuto dallo scorso ottobre. Doveva scontare un altro anno per la detenzione di un'arma e per lesioni a causa di un'aggressione. La mattina del 12 marzo fu trasportato nell'ospedale di Rossano per problemi respiratori. Fu riscontrata una broncopolmonite. Poi sopraggiunse una grave insufficienza respiratoria e la sera l'uomo morì. La Procura di Castrovillari ha aperto un'inchiesta per chiarire le cause della sua morte improvvisa. Due gli indagati. «Ci sono degli indagati come atto dovuto - dice Facciolla - e sono soggetti che hanno avuto contatti con il deceduto». Le ipotesi di reato sono di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Oggi dovrebbe essere conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo dell'uomo. «Abbiamo avuto delle difficoltà per questioni amministrative, per atti che non arrivavano - ha detto il procuratore - e abbiamo perso qualche giorno».