Da Spoleto a Lamezia ai domiciliari perché soggetto a rischio Covid

Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro per Vincenzino Iannazzo arrestato nell’ambito dell’operazione Andromeda

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di T. B.
3 aprile 2020
13:48

La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro riunita in videoconferenza via skype ha disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere con i domiciliari per Vincenzino Iannazzo, detenuto a Spoleto.

 


A motivare la decisione l’emergenza epidemiologica da Coronavirus in atto e lo stato di salute precario di Iannazzo, difeso dagli avvocati Salvatore Cerra e Mario Murone. Iannazzo è stato considerato soggetto a rischio, stante l’età e il deficit immunitario da terapia cronica antirigetto, da qui la disposizione dei domiciliari con braccialetto elettronico.

 

L'uomo era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Andromeda eseguita dalla Polizia del Comando Provinciale di Catanzaro. In 36, ritenuti esponenti di spicco delle consorterie Iannazzo e Cannizzaro-Daponte, finirono in manette. Le indagini accertarono la responsabilità degli indagati in ordine a numerosi episodi estorsivi a carico di imprenditori.

 

In particolare, emerse l’accordo, formalizzato attraverso veri e propri “summit mafiosi”, tra la cosca Iannazzo e quella Giampà per spartirsi i proventi del racket.

Giornalista
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