Nuova fuga di migranti dal Centro accoglienza di Isola Capo Rizzuto. È quanto emerso nelle scorse ore nella puntata di Mattino cinque, trasmissione in onda su Canale 5. Ospite del programma d’informazione, Stefano Paoloni, segretario nazionale del sindacato di polizia Sap che - intervenuto in diretta - ha denunciato la difficoltà da parte delle forze dell'ordine di vigilare sulle strutture che ospitano immigrati.

La fuga dal Cara 

Un gruppo di sei persone positive al coronavirus (uno è stato rintracciato nelle ultime ore) – alloggiate nell'infermeria del campo sono fuggite dal Cara, che ospita attualmente più di 700 persone, attraversando nella notte tra il 4 e 5 settembre le recinzioni con filo spinato.

A controllare l’esteso impianto, circa 25 poliziotti che, a turni, faticano a garantire una copertura h24: «Oggi i migranti in quarantena rispondono al pari di tutti i cittadini, ovvero ad una sanzione di 400 euro. È una sanzione che non pagheranno mai. La presenza delle forze dell’ordine funge da deterrente ma nulla più poiché – evidenzia Paoloni – gli strumenti per contenerli e trattenerli sono assai limitati». Non sempre «i migranti vengono divisi in positivi e negativi, pertanto – ribadisce l’esponente del sindacato Sap –  è impossibile distinguerli». Inoltre, ai problemi di carattere operativo «s’aggiunge la caratterista di alcuni centri accoglienza, non particolarmente vigilabili».  

 

Intanto gli sbarchi continuano a registrarsi sulle coste calabresi, l’ultimo nella giornata di ieri a Crotone. Il sindacato chiede interventi adeguati a tutela del personale operante: «Il momento non è semplice e noi siamo stati lasciati con il cerino in mano».