I militari del servizio navale della guardia di finanza hanno intercettato a poche miglia da Capo Rizzuto una barca a vela condotta da due cittadini moldavi che imbarcava 67 migranti di origine iraniana e irachena, fra di essi due donne, un bambino e due minori.

L’attività di servizio, iniziata nella serata di ieri e conclusa alle primissime ore del 30 marzo nel porto di Crotone ha portato al controllo di numerose imbarcazioni sospette e all’individuazione di un monoalbero di una quindicina di metri battente bandiera statunitense, che, esteriormente appariva un innocuo natante da diporto, ma, partito qualche giorno fa presumibilmente dai lidi turchi, trasportava invece ben nascosto, un carico di migranti verso le nostre coste, dove i conduttori contavano di giungere non visti nel cuore della notte per sbarcare in condizioni precarie le persone a bordo e tentare di darsi alla fuga indisturbati.

Nella zona compresa fra Capo Rizzuto e Praialonga, i militari della sezione operativa navale della guardia di finanza di Crotone hanno intercettato, affiancato e bloccato in sicurezza l’imbarcazione sorprendendo, alla condotta i due moldavi. Preso il controllo dell’imbarcazione, constatato che vi erano le condizioni di sicurezza per condurla al porto di Crotone, hanno quindi scortato la barca vela, su cui erano saliti, come d’uso, due finanzieri, per assicurarsi delle condizioni delle persone e che la navigazione avvenisse senza problemi sino agli ormeggi di Crotone.

Nel frattempo a terra i servizi competenti erano stati attivati così da sottoporre all’arrivo le 67 persone alla profilassi sanitaria e trasferirli in sicurezza presso le strutture di accoglienza. I due moldavi fermati sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre la barca è stata sottoposta a sequestro. Si tratta del primo sbarco di una certa entità sulle coste calabresi all’inizio dell’anno.