Delineare insieme azioni concrete per far inserire l’intera fascia ionica calabrese nella rete Ten – Core (Trans European Network-Transport), la cui revisione da parte della Commissione Europea dovrà essere completata entro il 31 dicembre di quest’anno. È questo l’invito rivolto a 72 sindaci calabresi, contenuto nella lettera inviata dal Comune di Crotone con l’obiettivo di combattere insieme contro l’isolamento dell’area.

Rete strategica

«Le reti Ten-T sono un insieme di infrastrutture (ferrovie, strade, porti, aeroporti) considerate rilevanti a livello comunitario e la Core Network è costituita da nodi urbani a maggiore densità abitativa e dai nodi intermodali di maggiore rilevanza» spiegano dall’ente comunale pitagorico.

Per questo, essere inseriti in uno dei corridoi di questa rete europea può rappresentare un’occasione per la fascia ionica crotonese di uscire finalmente dall’isolamento, colmando lo storico deficit infrastrutturale: «Se siamo inseriti in questo corridoio, le infrastrutture vengono a cascata, quindi non dovremmo più elemosinare tratti di strada o di ferrovia, ma saremmo oggetto di un piano strategico» aggiunge l’assessore comunale alla Mobilità, Ilario Sorgiovanni.

Progetto ambizioso

Un progetto ambizioso, difficile ma non impossibile: «Questa è per noi una battaglia epocale, per recuperare il ritardo della fascia ionica, sia dal punto di vista stradale, che ferroviario, portuale e aeroportuale».

«Con il suo porto e – osservano inoltre da Piazza della Resistenza - la sua centralità geografica, che ne fa una porta verso l’oriente, e la sua rete di intermodalità esistente (strada, ferrovia, aeroporto), Crotone potrà rappresentare uno dei nodi strategici di collegamento tra il corridoio Scandinavo Meridionale e il corridoio Orientale-Mediterraneo, un collegamento via mare tra fascia ionica e Grecia».

Lavoro sinergico

La lettera inviata ai 72 sindaci serve a sondare le intenzioni dei Comuni, poi serviranno incontri e la stesura di un documento unitario di intenti: «Abbiamo iniziato a coinvolgere gli enti locali, quindi i primi cittadini della fascia costiera. Poi allargheremo a quelli dell’entroterra, per poi coinvolgere tutti i livelli istituzionali, sia regionali che nazionali ma anche europei perché questa battaglia va condotta in Europa».

Entro il 30 aprile, il Comune di Crotone attende le risposte dei sindaci interpellati. Sorgiovanni e il sindaco Vicenzo Voce, che hanno firmato al missiva, ribadiscono che «tutto ciò sarà possibile se acquisiremo la consapevolezza di essere un’unica comunità, aprirci all’intera Europa per far fruttare a pieno il patrimonio artistico, paesaggistico, storico e agroalimentare della fascia ionica».