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La Procura della Repubblica del Tribunale di Crotone ha disposto l'abbattimento di alcuni manufatti abusivi realizzati nel quartiere Rom della città pitagorica, contigui agli istituti di istruzione secondaria superiore. Le operazioni si sono svolte nella mattinata odierna.
I manufatti abusivi erano stati edificati, infatti, nel quartiere Acquabona di Crotone proprio a ridosso di alcune scuole. Le demolizioni rientrano nell'ambito del protocollo d'intesa, stipulato lo scorso anno, dalla Procura della Repubblica con Comune e Prefettura di Crotone, dal quale ha preso forma il “Progetto di legalità in materia di acquisizioni e demolizioni di manufatti abusivi”.
Gli abbattimenti avviati oggi (foto Il Crotonese) riguardano manufatti, tettoie, muri, recinti e cancelli al confine con il Liceo Scientifico “Filolao” e sono stati preceduti da un decreto di sequestro del gip Michele Ciociola a carico di tre persone residenti nel quartiere Acquabona. Le demolizioni sono propedeutiche allo sventramento del rione con la creazione di una strada di penetrazione sul vecchio tracciato di collegamento tra via Giosuè Carducci e via Pastificio, del quale i rom si sono poco alla volta impadroniti sottraendo spazi pubblici alla collettività.
La strada serve per un maggiore controllo delle forze dell'ordine sul villaggio, primo passo verso la bonifica integrale di Acquabona. Nella mattinata sono stati demoliti i primi due manufatti; nelle prossime ore ne saranno demoliti altri due più grandi. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico; sul posto comunque erano presenti un battaglione dei Carabinieri di Vibo Valentia, agenti della Polizia di Stato, la polizia municipale ed i Vigili del Fuoco. Operai di Enel e Congesi hanno provveduto a scollegare le utenze domestiche. (Agi)