VIDEO | Il parlamentare ha rappresentato le emergenze del territorio, a cominciare dalla riapertura del tribunale di Corigliano Rossano e dell'elevazione del commissariato a distretto
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Nell'oscurità che avvolge la Sibaritide, cresce un senso di abbandono e isolamento. Per Caivano lo Stato ha risposto con un apposito “decreto”, a Corigliano Rossano oltre agli stupri, si aggiungono agguati a persone pestate mortalmente. La situazione è diventata così critica che il senatore Ernesto Rapani ha recentemente voluto incontrare il capo della polizia Vittorio Pisani per affrontare queste gravi problematiche.
Insieme, hanno concordato di effettuare una ricognizione entro la fine dell'anno e di valutare l'ipotesi di potenziare le risorse umane, date le dimensioni del territorio coinvolto. Nel contesto di questa lotta per la giustizia e la sicurezza, emerge la richiesta di riaprire il tribunale di Corigliano Rossano e di elevare il commissariato locale a distretto, oltre alla conversione del reparto territoriale dei carabinieri in un Gruppo. Queste misure non solo potrebbero alleggerire il carico di lavoro dell'autorità giudiziaria ma rappresenterebbero anche un passo avanti significativo nella ricerca di una soluzione a questa crisi crescente.
Il parlamentare, nel corso di una recente intervista, ha sottolineato l'importanza della presenza dello Stato sul territorio attraverso il tribunale come garanzia per i cittadini. Ha affermato che stanno lavorando su questo tema e che presto programmeranno audizioni in commissioni e sopralluoghi nelle strutture messe a disposizione dall'amministrazione, al fine di valutare se siano presenti le condizioni per riaprire i tribunali chiusi precedentemente con la legge Severino.
Inoltre, Rapani ha sottolineato l'attenzione delle forze dell'ordine e degli organi competenti verso tali questioni e ha espresso fiducia nel fatto che verrà trovata una soluzione. Tra le rivendicazioni del territorio, oltre alla riapertura del presidio di giustizia, l’elevazione del commissariato di Corigliano Rossano a distretto, e la conversione del reparto territoriale dei carabinieri a Gruppo. Queste misure costituirebbero una risposta esaustiva e alleggerirebbero il carico di lavoro che attualmente grava sull'autorità giudiziaria nel suo complesso.