Colpite dal provvedimento persone residenti in vari comuni della provincia con precedenti penali significativi e con condanne definitive per reati gravi
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Il questore di Catanzaro ha emesso 13 avvisi orali aggravati nei confronti di altrettante persone, residenti in vari comuni della provincia, con precedenti penali significativi e con condanne definitive per reati gravi.
I destinatari degli avvisi orali aggravati sono per un uomo residente a Catanzaro, in viale Isonzo, con precedenti per danneggiamento e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, condannato con sentenza divenuta irrevocabile il 13 dicembre 2023, per resistenza a pubblico ufficiale; due persone residenti a Satriano, con precedenti per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, condannati con sentenza definitiva del 23 novembre 2024 per bancarotta fraudolenta; tre persone residenti nel comprensorio Soveratese, con precedenti per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, condannati in via definitiva per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di stupefacenti.
Nel mirino della Questura anche due persone residenti a Petronà, con precedenti per furto, porto d'armi ed oggetti atti ad offendere, nonché possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli, condannati con sentenza, divenuta definitiva il 5 novembre 2024, per furto aggravato; un uomo residente a Curinga, con precedenti per furto, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, lesioni personali, condannato il 31 ottobre 2024 per rapina, lesioni personali e minaccia; tre persone residenti a Lamezia Terme, con precedenti per rissa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, condannati con sentenza definitiva dell'11 novembre 2024 per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio; un uomo residente a Lamezia, con precedenti per associazione mafiosa, estorsione, ricettazione e traffico di sostanze stupefacenti, condannato con sentenza definitiva del 16 novembre 2024 per estorsione e rapina.
In virtù di questi elementi, il Questore ha adottato nei loro confronti la misura di prevenzione personale nella forma aggravata dell'avviso orale, ai sensi dell'articolo 3 del Codice Antimafia.
Il provvedimento impone specifiche restrizioni ai destinatari, con l'obiettivo di dissuaderli dal persistere in condotte criminose e al fine di tutelare la sicurezza pubblica, quali il divieto di utilizzare apparati ricetrasmittenti, indumenti per la protezione balistica individuale, mezzi di trasporto blindati o comunque modificati per aumentarne la potenza, detenere armi, anche di modesta capacità offensiva e utilizzare programmi informatici o strumenti di cifratura e criptazione dei messaggi. L'inosservanza del provvedimento è sanzionata con una pena in carcere fino a tre anni, ed il sequestro delle cose o dei mezzi utilizzati. In caso di reiterazione dei reati e dunque per aver disatteso l'invito del Questore come Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, potranno essere proposti al Tribunale i provvedimenti di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.