«Forte preoccupazione per le criticità che si potrebbero verificare nelle strutture ospedaliere se, nelle prossime settimane, dovesse essere confermato questo trend in salita».

È l’allarme lanciato nel corso di una riunione convocata dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, al fine di effettuare un monitoraggio della situazione relativa all’emergenza epidemiologica in atto, con l’obiettivo di valutare l’adozione di misure specifiche volte a contrastare la diffusione del virus Covid-19.

All’incontro, che si è svolto in modalità mista - si legge in una nota - sono intervenuti Gianlugi Scaffidi e Sandro, dirigenti dell’Azienda sanitaria provinciale, il dottor Costarella per il Grande ospedale metropolitano, nonché i sindaci dei Comuni di Campo Calabro, Caulonia, Cittanova, Locri, Roghudi e Scido, rappresentati delle Associazioni dei Comuni della provincia. Ha altresì partecipato alla riunione, su delega del sindaco metropolitano, il consigliere Antonino Zimbalatti.

«I vertici sanitari – continua la nota - hanno rappresentato, anche in ragione della diffusione della cosiddetta variante Delta, un incremento dei contagi e dei ricoveri, con un abbassamento dell’età media dei pazienti. È stato sottolineato, in particolare, come occorra assicurare il rispetto delle misure di prevenzione, soprattutto tra i più giovani e nelle occasioni dove risulta più facile la trasmissione del virus, a causa della presenza di gruppi consistenti di persone (luoghi di ritrovo, cerimonie ed eventi, locali)».

In quest’ottica, il prefetto ha assicurato la predisposizione di capillari servizi da parte delle forze di polizia, esortando i sindaci a programmare mirati controlli da parte della polizia locale.

«Nei prossimi giorni si legge ancora nel comunicato - saranno effettuate puntuali verifiche del rigoroso rispetto di quanto stabilito dalle prescrizioni normative, con particolare riferimento al possesso dei requisiti necessari ai sensi delle nuove disposizioni di settore per l’accesso, ad esempio, ad impianti sportivi o ai servizi di ristorazione».