Nelle prime due settimane di marzo i ricoveri di persone con coronavirus in provincia di Cosenza sono lievitati di 45 unità, passando da 63 a 108. La crescita dunque, è stata del 70 percento. La salita è stata costante, e continua inesorabilmente anche nelle ultime ore: il flusso delle ambulanze al pronto soccorso dell’Annunziata lo testimonia.

Posti in esaurimento

Già saturi sia il reparto di malattie infettive sia quello di pneumologia, nei quali sono tutti occupati i diciassette e i diciotto letti rispettivamente disponibili. In terapia intensiva ci sono tredici degenti a fronte di diciannove posti estensibili a trenta. La situazione dunque, è molto delicata, simile a quella registrata nella prima decade di novembre, culminata poi con l’intasamento del dipartimento di emergenza-urgenza in cui si teme possano tornare ad affollarsi i pazienti Covid bisognosi di cure ospedaliere.

Al lavoro per riaprire

Per diverse settimane il coronavirus ha concesso una tregua, ma adesso che una terza ondata è alle porte, si lavora per reggere l’urto. Azienda sanitaria ed Azienda ospedaliera stanno dialogando per implementare i 14 posti del Santa Barbara di Rogliano con altri ricavabili nell’area dell’Hospice situata nel medesimo presidio, di competenza dell’Asp. Inoltre entro questa settimana dovrebbe essere nuovamente convertita a reparto Covid la geriatria dell’Annunziata, così da ricavare altri 20 posti.

L’ospedale militare

Nel frattempo, com’è noto, l’ospedale militare realizzato in autunno proprio per aumentare la ricettività di pazienti Covid è stato recentemente mutuato in punto vaccinale. Tuttavia, trattandosi di una struttura modulare, in caso di necessità potrebbe rapidamente tornare alla sua originaria destinazione ed accogliere fino a 37 ammalati.