VIDEO | La testimonianza di coloro che in maniera gratuita danno il loro contributo all'hub: «La soddisfazione più grande in questo momento è vedere la gente che si fida di noi»
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«Ero già volontaria di Protezione Civile ma volevo intraprendere un altro percorso di volontariato con Croce Rossa. Mi piace, è una bella squadra e sto vivendo una bella esperienza». A parlare così, con gli occhi sorridenti, è Jessica Tomaino, 29 anni. Da novembre, in piena pandemia, è entrata nella grande famiglia della Croce Rossa Italiana comitato di Catanzaro.
Anche lei fa parte di quell’esercito di volontari che ogni giorno, grazie ad una convenzione con l’Azienda sanitaria provinciale, accoglie e supporta i cittadini nella campagna di vaccinazione anticovid al centro hub del capoluogo di regione dalle 8.00 fino alle 20.00. Ogni martedì e giovedì prende il treno da San Pietro Apostolo alle 6.20 per essere nella sua postazione alle 8.15. E come lei tanti altri.
L'identikit del volontario
«Il volontario della Croce Rossa può essere il ragazzo di 16 anni così come una persone più grande che, arrivata all’età pensionistica, decide di avvicinarsi al volontariato – spiega Salvatore Maiolo, presidente del comitato catanzarese -. Per ognuno c’è il proprio posto».
C’è chi è addetto all’accettazione, chi all’anamnesi, chi accompagna i cittadini lungo il percorso vaccinale, tutti si danno da fare per spirito di servizio con grande senso di responsabilità offrendo un fondamentale supporto operativo. «Il volontario in quanto tale non percepisce nulla e tutti i volontari che si presentano ogni giorno qui, coprendo i vari servizi, lo fanno in maniera totalmente gratuita per aiutare il prossimo. Anche molti medici, e questo gli fa onore, non hanno voluto il rimborso spese».
Supporto psicologico
Un impegno partito durante le prime fasi della pandemia che va avanti quotidianamente con grande dedizione, sottoponendo i volontari anche a momenti di stress psicologico: «Il nostro punto vaccinale al momento è un centro Astrazeneca – precisa Maiolo - e le persone che vengono qui hanno qualche perplessità rispetto a questo tipo di vaccino. Pertanto gli operatori, i medici, gli infermieri, fanno uno sforzo ulteriore per spiegare che si tratta di un vaccino come gli altri. In questo momento non bisogna aver paura del vaccino ma dobbiamo avere paura del covid che ancora circola. I volontari si alternano in base ai turni che permettono di poter scaricare lo stress giornaliero al quale cerchiamo di far fronte con un servizio di supporto psicologico che abbiamo messo in atto dal primo istante».
Accanto a chi ha bisogno
Dunque un’importante macchina organizzativa che sta mettendo in campo tempo ed energie in un momento storico a servizio della comunità: «La Croce Rossa c’è e c’è sempre stata nelle guerre, nelle epidemie – ricorda il presidente Maiolo -. Mi piace pensare che noi siamo il braccio di chi ha bisogno. La soddisfazione più grande per un volontario in questo momento è vedere la gente che si fida di noi, che viene a vaccinarsi e finalmente riusciamo a dar voce anche a tutti quei volontari che hanno perso la vita in questa guerra».
Da dicembre, da quando la Cri ha ricominciato con i corsi online per i nuovi volontari, tanti sono stati coloro che hanno deciso di avvicinarsi all'associazione e offrire il loro tempo agli altri: «Questo probabilmente è successo anche grazie a quella grande risonanza mediatica che si sta avendo – commenta -. In tanti casi, vedere il proprio vicino di casa, un conoscente o un cittadino comune indossare la nostra divisa per fare volontariato ci ha aiutato molto per fare crescere il numero delle iscrizioni. Io da una parte invito tutti a fare il vaccino senza paura perché al momento è l’unica arma che abbiamo per uscire da questa pandemia, ma allo stesso tempo – conclude il presidente della Croce Rossa di Catanzaro - invito chiunque ad avvicinarsi alla nostra realtà. È una grande famiglia e c’è posto veramente per tutti». Al momento al centro hub di Catanzaro sono 14 i punti di accettazione e 10 box vaccinali che a breve saranno portati a 20. Mentre dalle circa 1500 vaccinazioni giornaliere si punta a raggiungere quota 2000.