Secondo uno studio i tamponi acquistati dal commissario straordinario per l'emergenza avrebbero una sensibilità tra l'11,1% e il 45,7%
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Caos sui test acquistati dal commissario straordinario per l'emergenza e la ripartenza Domenico Arcuri.
Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Journal of Clinical Virology rivela che i test acquistati dal commissario avrebbero un'affidabilità molto bassa sul riscontro di positività da Covid-19. Il commissario, attraverso un regolare bando, ha comprato di dieci milioni pezzi per la modica cifra di oltre 32 milioni di euro.
I test in questione non sarebbero top di gamma, anzi, il Biocredit Covid 19 Ag (nome del prodotto) avrebbe una sensibilità che oscillerebbe tra l'11,1% e il 45,7%. I test sarebbero in grado di individuare al massimo 4 persone ogni 10 affette da coronavirus, non certo numeri ottimali per cercare di frenare la diffusione del virus in questo momento.
Non risultano esserci documenti di validazione ufficiali, infatti, i requisiti minimi dei test dovevano avere un'approvazione da parte di agenzie regolatorie nazionali o internazionali oppure la validazione di un laboratorio accreditato in Italia. Gli unici documenti disponibili sono quelli forniti dall'azienda produttrice che attesta un’affidabilità superiore al 90%.