Per un focolaio che si spegne, un altro divampa. Se la situazione dei contagi Covid nelle Preserre vibonesi sembra essere sotto controllo (eccezion fatta per la zona rossa di Sorianello dove il numero dei casi attivi tocca le 72 unità nell’ultima rilevazione dell’Asp) preoccupa adesso un altro fronte apertosi a Serra San Bruno, centro che finora si era mantenuto su numeri piuttosto bassi.

Qui, nelle ultime ore si è registrato un repentino aumento di contagi che nel giro di pochi giorni ha portato il totale dei positivi a quota 37, mentre si attende l’esito di ulteriori tamponi eseguiti nei giorni scorsi.

A darne conto è il sindaco della città della Certosa, Alfredo Barillari, accompagnando la comunicazione con importanti raccomandazioni. «Altre undici persone sono risultate positive dal Drive organizzato sabato: il totale dei casi è di 37 – afferma -. Le persone sono in buone condizioni, appartengono tutte allo stesso nucleo familiare (il medesimo dei 13 casi di ieri) e sono in isolamento da oltre una settimana. Una raccomandazione per coloro i quali si sottopongono volontariamente al test antigenico (o rapido): la negatività non significa avere la certezza di non essere contagiati. Solo il molecolare certifica la presenza o meno del virus».

Pertanto, segnala il sindaco, «è necessario, soprattutto nel caso di contatti diretti di persone positive, stare in isolamento, usare tutte le accortezze e ripetere il test rapido a distanza di tre-quattro giorni. La variante del virus che sta circolando sul territorio, non a caso, sta colpendo interi nuclei familiari; così com’è successo nella nostra comunità, alcuni componenti risultati negativi al test rapido, hanno avuto riscontro positivo al tampone molecolare».

Restano dunque in vigore le restrizioni già in atto. «È chiaro – dice il sindaco – che in queste condizioni, le scelte di sospendere l’attività didattica e il mercato settimanale non sono revocabili. Così come è chiaro e necessario, collaborare tutti con responsabilità e rispettare le regole. Siamo nel pieno della terza ondata e i numeri dei prossimi giorni saranno importanti per valutare ulteriori azioni di prevenzione. È il momento di restare uniti, esprimendo la massima solidarietà a chi sta vivendo l’esperienza del Covid in prima persona».

Non lontano da Serra San Bruno, a San Nicola da Crissa, centro già dichiarato “zona rossa”, si contano 44 casi attivi e si registra, purtroppo, un nuovo decesso causato dal Covid, il terzo in paese. A perdere la vita, all’ospedale Jazzolino di Vibo, dove si trovava ricoverata da qualche giorno, la signora Maria Virdò.