VIDEO | Il primario del Gom Sebastiano Macheda traccia un quadro preoccupante: «Tutti i reparti sono in grande difficoltà. Ogni giorno bisogna sistemare le barelle perché magari ci sono ricoveri durante la notte e non ci sono posti letto»
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Quella al Gom di Reggio Calabria è emergenza vera dove, come previsto, dopo le festività il boom i contagi ha portato l’ospedale in sofferenza e le previsioni per metà mese sono ulteriormente preoccupanti. «Era una situazione che ci aspettavamo visto l’aumento dei contagi – ci spiega il primario del reparto di Terapia intensiva Sebastiano Macheda – un aumento che adesso è anche maggiore e quindi anche i ricoveri, purtroppo, numericamente sono importanti».
«Basti pensare - spiega Macheda - che in terapia intensiva siamo arrivati ad avere anche 13 pazienti e abbiamo trasformato l‘intero reparto in covid. Tra i trasferimenti che riusciamo a fare, anche su Gioia Tauro, i pazienti che non ce la fanno e purtroppo sono tanti, alla fine abbiamo un numero quasi costante di 11/12 ricoveri in terapia intensiva ma gli altri reparti sono in affanno, sia malattie infettive che pneumologia. Ogni giorno bisogna sistemare le barelle perché magari ci sono ricoveri durante la notte e non ci sono posti letto, poi tra spostamenti vari riusciamo in qualche modo ad andare aventi ma con grandissime difficoltà».
Covid in ospedale
E il virus è tornato a correre anche all’interno delle corsie colpendo il personale già sottodimensionato. «Qualche medico e qualche infermiere è positivo e quindi in quarantena – ha confermato il dottor Macheda – e questo non fa altro che aggiungere ulteriori difficoltà a un momento veramente difficile».
E il dato che si è cristallizzato è come a finire in terapia intensiva siano in non vaccinati. «Sono pazienti non vaccinati che hanno anche gravi comorbidità di base per cui significa veramente andare incorntro a un esito infausto. Gli unici vaccinati che abbiamo avuto in terapia intensiva sono 3 in tutto fino ad adesso di cui solo una signora non ce l’ha fatta gli altri due sono ancora ricoverati ma il numero dei non vaccinati è praticamente la totalità. E la nuova variante non lascia scampo neanche ai più giovani.