Portato in carcere l'uomo, accusato anche di violenza sessuale ai danni della ragazzina. La sua convivente secondo gli investigatori lo coadiuvava fornendo alle vittime gli abiti e indicando loro i comportamenti da tenere con i clienti
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Costringevano una donna e sua figlia minorenne a prostituirsi anche sotto la minaccia di una pistola poi risultata una scacciacani. Reati a cui hanno posto fine i carabinieri della Compagnia di Cosenza che hanno arrestato, in esecuzione di un'ordinanza del gip emessa su richiesta della Procura di Catanzaro, un uomo e la sua convivente con le accuse di induzione e sfruttamento della prostituzione, anche minorile.
L'uomo, cui è stato contestato anche il delitto di violenza sessuale ai danni della minore, è stato portato in carcere, mentre la sua convivente ai domiciliari. La donna, secondo l'accusa, lo coadiuvava fornendo alle vittime gli abiti ed indicando loro i comportamenti da assumere in occasione degli incontri con i clienti.
Le indagini sono partite dopo la denuncia delle vittime ai carabinieri di Castrolibero e si sono arricchite di elementi a riscontro, con il sequestro della pistola scacciacani usata per costringere le due donne a prostituirsi e a consegnare il denaro ottenuto. Elementi che avrebbero permesso agli investigatori di ottenere un quadro indiziario tale da portare all'arresto della coppia.