VIDEO | I manifestanti, provenienti dalla provincia di Crotone e dal Catanzarese, hanno paralizzato il traffico. I mezzi agricoli hanno raggiunto la Cittadella regionale in corteo impedendo ai dipendenti di lasciare gli uffici. Poi l'incontro con l'assessore Gallo e la fine delle tensioni
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Oltre 300 trattori agricoli, provenienti dalla provincia di Crotone ma anche dal comprensorio catanzarese, questa mattina hanno fatto rotta sulla Cittadella, paralizzando il traffico sulla strada di accesso alla sede della Regione.
Circa 600 gli agricoltori che hanno scelto di manifestare il proprio dissenso contro i rincari dei costi delle materie prime che stanno mettendo in ginocchio le aziende agricole. I manifestanti hanno però scelto di non protestare sotto i vessilli dei sindacati ma sono scesi in piazza in maniera autonoma costituendo una nuova associazione denominata Movimento Territorio e Agricoltura.
Chiedono interventi strutturali per mitigare gli effetti della crisi che sta colpendo le aziende: i prodotti mantengono uguali prezzi di vendita mentre i costi di produzione sono triplicati. «Il consumo di gasolio agricolo quest'anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è sceso del 50 per cento - spiega Antonio Fruci, vicepresidente del movimento -. Ciò vuol dire che gli agricoltori hanno lavorato meno e che i suoli e i terreni agricoli sono stati abbandonati».
Il neo costituito movimento ha inviato una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel quale si riassumono le ragioni della protesta: «Il disagio economico degli agricoltori si trascina da tempo, la pandemia da covid 19 e le successive tensioni internazionali lo hanno accentuato; la recente inflazione accompagnata dall'aumento sproporzionato delle materie prime - tra cui i sementi, mangimi, fertilizzanti, fitofarmaci, gasolio, contenitori vari e quant'altro necessario per la produzione agricola – ne ha ancor di più approfonditi il solco rendendo la situazione delle aziende non più sostenibile».
«A fronte dell'incremento dei costi delle materie prime per l'ottenimento delle produzioni rimangono immutati i prezzi dei prodotti, in particolare l'olio, i cui aumenti sul banco della distribuzione e commercializzazione, favoriti tra l'altro dall'inflazione, sono riconducibili esclusivamente agli operatori di questo anello della filiera e non certo ai produttori che restano purtroppo sempre privi degli utili, con evidente danno per di più dei consumatori finali. Le ultime programmazioni del PSR hanno portato solo ad una parziale utilità per lo sviluppo dell'agricoltura.
«Gli investimenti si sono concentrati solo su poche aziende e di dimensioni economiche già strutturate mentre sono rimaste ai margini le tantissime altre aziende che costellano il territorio calabrese ed in particolare le piccole aziende che per le dimensioni economiche imposte dal PSR (minima 15mila o 12mila di produzione standard) sono rimaste ingiustamente escluse nonostante siano ancora partecipi sia più pure con forte difficoltà di formazione di redditi per le famiglie del territorio».
La protesta minuto per minuto
18.11 - L'impegno dell'assessore Gallo
«Io lavoro per gli agricoltori calabresi e ho rispetto per il loro lavoro e per il loro impegno - ha dichiarato l'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo -. Oggi sono venuti qui solo perché la disperazione li ha portati ad essere qui. C'è una speculazione sul carburante, sull'energia, sui concimi e sui fertilizzanti che fa sì che i costi di produzione diventino elevatissimi. Noi ci siamo confrontati, lo avremmo fatto anche prima se ci fossimo capiti meglio. Li abbiamo ascoltati e li continueremo ad ascoltare in futuro e noi cercheremo per quanto è nelle possibilità della Regione di dare loro le risposte che chiedono».
15.31 - Agricoltori non soddisfatti dagli esiti dell'incontro
«Siamo soddisfatti della disponibilità che l'assessore e il dipartimento Agricoltura ci ha mostrato – hanno dichiarato al termine del confronto il presidente e il vicepresidente del movimento -. Tuttavia noi da domani mattina avremo gli stessi problemi di oggi. Quindi la richiesta che facciamo all'assessore è di avere un dialogo costruttivo. Chiederemo un incontro a brevissimo per discutere delle problematiche che oggi ci hanno costretto a scendere in piazza e chiederemo a lui un impegno maggiore per ottenere un intervento che faccia da calmiere alla speculazione finanziaria in atto».
14.36 - L'assessore riceve i manifestanti
L'assessore all'Agricoltura Gianluca Gallo ha ricevuto i manifestanti nella sala verde della Regione. L'inizio delle interlocuzioni è stato salutato con un lungo applauso e dopo una lunga giornata di tensioni.
14.10 - Attriti tra diverse fazioni dei manifestanti
Tensioni non mancano neppure tra gli stessi manifestanti. Alcuni spingono per rimuovere i blocchi in considerazione delle rassicurazioni avute dall'assessore, altri invece sostengono la necessità di continuare, impedendo ai dipendenti regionali di uscire.
14.08 - Sale la tesnione
I dipendenti regionali sono rimasti bloccati all'interno della Cittadella e non possono uscire a causa dei blocchi stradali.
14.04 - L’assessore Gallo disponibile a ricevere i manifestanti
L'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo, sì è dichiarato disponibile a ricevere una delegazione di manifestanti.
Ore 13.48 - Vie d'accesso e di uscita bloccate con un trattore
La protesta continua e i manifestanti hanno bloccato la via d'accesso e di uscita alla Cittadella con un trattore. Dichiarano di non abbandonare il presidio fin quando non saranno ricevuti.