C'è anche un vigile del fuoco tra le otto persone, sette uomini e una donna, in cura a Cosenza nell'ospedale da campo militare. Una settimana dopo la sua entrata in funzione e l'arrivo del primo paziente in ambulanza, il presidio sanitario allestito dall'esercito sta fornendo un supporto non secondario nella gestione dei pazienti con coronavirus dell'intera provincia.

Costante interlocuzione

Costante l'interlocuzione con i medici dell'Annunziata, in particolare per concordare le cure più appropriate in relazione ai sintomi. Ma anche con i familiari dei ricoverati per un aggiornamento dello stato di salute dei loro cari. Nessuno per fortuna, è in condizioni critiche. L'ospedale è comunque attrezzato di apparecchiature per la terapia sub-intensiva così da poter fronteggiare un eventuale imprevisto aggravamento dei degenti.

Supporto determinante

La direzione della struttura è affidata al colonnello medico Michele Tirico: «Siamo partiti nei tempi previsti - spiega - implementando così l'offerta di assistenza alle persone con Covid che si rivolgono all'Hub del capoluogo. Il flusso dei nostri pazienti proviene sia dal pronto soccorso, sia da altri reparti laddove vi siano le condizioni dper il trasferimento». Lo abbiamo intervistato