Le transenne don Dario De Paola, parroco di Santa Teresa, le aveva collocate davanti il sagrato della chiesa già nello scorso mese di maggio. Gli erano state fornite dal Comune dopo aver presentato una regolare istanza. «Me ne hanno portato dieci, poi cinque sono servite per la chiusura della circolazione su Piazza Bilotti» spiega. Le altre cinque sono rimaste posizionate a ridosso della scalinata di ingresso del luogo di culto, legate con una corda, per evitare che sui gradini si continuassero a consumare bivacchi al chiaro di luna.

Intemperanze continue

Un modo efficace per evitare il ripetersi di comportamenti spiacevoli da parte dei frequentatori della movida. Piazza Santa Teresa è uno dei cuori pulsanti della vita notturna ed è anche al centro di una infinita battaglia, anche legale, condotta dai comitati dei residenti per gli schiamazzi che disturbano le ore del riposo. A don Dario per anni è andata anche peggio: più volte la mattina davanti il portone della casa di Dio ha trovato i resti della baldoria. Non solo la domenica.

Le scale come un vespasiano

«Nella maggior parte dei casi bottiglie vuote e sporcizia – racconta – ma anche vomito, urina, addirittura in qualche occasione anche escrementi. E mi è toccato pulire ». Inutilmente si sono susseguite le interlocuzioni con l'amministrazione e le forze dell'ordine per arrivare alla soluzione del problema.

Alle 19 si chiude

Il parroco ha allora deciso di procedere in autonomia, impedendo fisicamente l'accesso alla scalinata. Ed anche l’estetica è stata salvaguardata, grazie ad un fedele esperto di lavorazione del ferro: «Ci ha offerto gratuitamente quei divisori che reputo anche artistici – dice don Dario – Apriamo la mattina alle 6,45 e richiudiamo al tramonto, alle ore 19, arrivando d'estate alle ore 20». Ecco l’intervista

Anche il Prefetto si è adeguato

Il rimedio è piaciuto anche al Prefetto Cinzia Guercio la quale ha adottato la medesima soluzione anche per le scale di accesso agli uffici di piazza 11 Settembre, altro luogo esposto ad episodi vandalici. Ma il sindaco la pensa diversamente. E se a Mario Occhiuto le transenne del Comune posizionate a maggio erano sfuggite, quando sui social sono apparse le foto della nuova barriera in ferro ne ha auspicato la rimozione.

Ragioni comprensibili 

«Ci sono buone ragioni per chiudere con un cancello la chiesa – ha scritto in un post su facebook - Ci sono molti episodi di inciviltà che si verificano sulle gradinate e anche sulla piazza che probabilmente hanno indotto il parroco, esasperato da rifiuti, sporcizia e persone che bivaccano e urinano sui muri, a realizzare una cancellata per chiudere il sagrato e le scale di fronte alla Chiesa di Santa Teresa».

Rimedio inutile

«Ma chiudendo si spera forse che tutto ciò non si verifichi? Figuriamoci. Il fenomeno si sposta altrove, magari proprio lì accanto. E come conseguenza la città sarà sempre più chiusa». Abbiamo raccolto anche la sua dichiarazione.