Botte e minacce per strada a Cosenza, giovane salvata dall'ex vicesindaco Katya Gentile

La donna, una cittadina bulgara, ha trovato rifugio tra un gruppo di dipendenti dell'Azienda Ospedaliera, tra cui l'ex primo cittadino che l'ha affidata ai servizi sociali del Comune

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di Salvatore Bruno
6 agosto 2019
15:16

Ha trovato rifugio tra un gruppo di dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, tra i quali anche l’ex vicesindaco Katya Gentile, una giovane di nazionalità bulgara inseguita lungo Via Rivocati da un connazionale da cui, secondo quanto raccontato dalla donna, era riuscita a divincolarsi dopo aver subito minacce e percosse. Superato lo spavento la ragazza è stata presa in carico dai servizi sociali del Comune, opportunamente allertati dall’ex amministratrice di Palazzo dei Bruzi.

Aggressione alla figlia minorenne

In un’altra circostanza, gli agenti della squadra volante e del reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, a seguito di una segnalazione anonima al 113, sono intervenuti in Piazza 11 Settembre per un’aggressione da parte di un uomo di 49 anni, M.B., anche lui cittadino bulgaro, ai danni della figlia minorenne. I poliziotti hanno tentato di ricondurlo alla calma ed a farlo desistere dai modi violenti. Questi però ha reagito e si è scagliato contro le forze dell’ordine. Per questo è stato tratto in arresto. Il personale della questura, inoltre, ha dato esecuzione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famiglia, emessa dal Gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura, nei confronti di B.D.F, romeno, per i reati di maltrattamenti in famiglia contro la convivente cinquantenne, anch’essa di nazionalità romena.


Giornalista
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