Il trend dei ricoveri nei reparti Covid della provincia di Cosenza è in crescita. Nell’ultima settimana è aumentato di trenta unità il numero delle persone costrette a ricorrere alle cure ospedaliere, passato da 105 a 135. Ad incidere su questo andamento negativo è stato il focolaio scoppiato all’interno della casa di riposo Fonte Venere di Tortora: molti ospiti sono stati trasferiti nel nosocomio di Cetraro dove, secondo l’ultimo bollettino diffuso dall’Asp, vi sono 16 pazienti con il coronavirus.

La situazione negli ospedali cosentini

Inoltre, nel complesso ci sono 78 ricoverati nei reparti dell’Annunziata e del Santa Barbara di Rogliano, dieci dei quali in rianimazione. Nove  soggetti Covid sono all’ospedale militare, 15 nel plesso del Giannettasio di Rossano, 14 al Beato Angelo di Acri. Inoltre si segnalano tre persone della provincia di Cosenza in cura nella rianimazione del Mater Domini di Catanzaro.

Il caso Villa del Sole

Tra i ricoverati figurano anche quattro soggetti provenienti dalla Casa di Cura Villa del Sole di Cosenza, nella quale erano sottoposti a terapie di riabilitazione cardiorespiratoria. Si tratta di persone particolarmente fragili perché reduci da delicati interventi al cuore. Il pericoloso bacillo si è insinuato all’interno della clinica nonostante il tampone molecolare effettuato su tutti i pazienti prima del ricovero. Escluso un contagio dall’esterno poiché gli operatori medici, infermieristici e parasanitari sono invece risultati negativi. L’ipotesi è che uno dei degenti avesse il coronavirus in incubazione, non rivelato in fase di screening. Per prudenza, la struttura ha deciso di sospendere le attività del reparto per una settimana.

Due vittime in due giorni

Due le vittime nelle ultime 48 ore. Si tratta di una donna di Cosenza di 64 anni e di un uomo di 89 anni di Terranova da Sibari. Il numero dei deceduti nella provincia bruzia dall’inizio della pandemia ha raggiunto quota 230. Dieci le persone che hanno perso la vita nell’ultima settimana.