VIDEO | Casa San Francesco attualmente prepara oltre 500 pasti al giorno, distribuiti tra pranzo e cena. L'aumento dei costi dell'energia però inizia a pesare troppo. Intanto ieri si è tenuta l'iniziativa solidale "Un pane mangiato, un pane donato" lanciata dal papa
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Il caro bollette non risparmia le attività solidali. E così a Casa San Francesco, dove la mensa di carità ogni giorno eroga 290 pasti distribuiti tra pranzo e cena e ne prepara ulteriori 230 da asporto destinati alle famiglie meno abbienti, bisogna fare i conti con l’aumento dei costi dell’energia.
Lo spettro del razionamento
«L’aumento dei costi energetici ci costringe ad una valutazione su eventuali interventi necessari per evitare di rimanere eccessivamente compromessi anche da un punto di vista di sostenibilità dei servizi – dice il direttore Pasquale Perri – Speriamo di non dover ricorrere ad un piano di razionamento, sperando in un supporto anche a livello istituzionale oltre che della nostra buona gente che non manca mai di aiutarci». Tradotto in soldoni, tra le mura della struttura di Via Montagna, si cerca di far quadrare i conti, con lo spettro di dover assumere anche decisioni sofferte, come quella di dimezzare il servizio.
Torniamo al gusto del pane
A sostegno delle attività solidali di Casa San Francesco, nel fine settimana appena trascorso si è svolta la tradizionale iniziativa Un pane mangiato, un pane donato, giunta alla decima edizione, organizzata proprio all’indomani dal messaggio del Pontefice diffuso a Matera sul significato della condivisione del pane. «Torniamo al gusto del pane, perché mentre nel mondo continuano a consumarsi ingiustizie e discriminazioni verso i poveri, Gesù ci dona il pane della condivisione e ci manda ogni giorno come apostoli di fraternità, apostoli di giustizia, apostoli di pace – aveva detto il Santo Padre aggiungendo l’auspicio che si possa davvero accendere in ciascuno il sogno di un mondo «fatto di donne e uomini che si spezzano come pane per tutti coloro che masticano la solitudine e la povertà, per coloro che sono affamati di tenerezza e di compassione, per coloro la cui vita si sta sbriciolando perché è venuto a mancare il lievito buono della speranza».