Il sindaco Maragò chiede responsabilità ai cittadini: «Molti non hanno ancora compreso la gravità della situazione»
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È una 55enne di Sant’Onofrio, Maria Rizzuto, la tredicesima vittima del Covid nel Vibonese. La donna si trovava ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Jazzolino di Vibo e solo poche ore prima del decesso era giunto l’esito del tampone cui si era sottoposta nei giorni precedenti. L’esito positivo del test ha confermato ciò che i medici avevano già stabilito con un ragionevole margine di certezza: la donna aveva contratto il virus e in conseguenza di esso è infine sopraggiunto il decesso. Attonita la comunità santonofrese all’interno della quale, ad oggi, si registrano 20 casi positivi al coronavirus e dove si assiste con preoccupazione all’incedere dei nuovi contagi.
Appelli alla prudenza e all’adozione delle precauzioni del caso si ripetono senza soluzione di continuità in queste ore. Non ultimo quello del sindaco Onofrio Maragò (anch’egli ha ricordato di essere in isolamento fiduciario – da negativo – a causa della positività del figlio, calciatore delle giovanili della Vibonese, dove si è registrato il noto focolaio) che ieri sera nel corso di una diretta Facebook ha ammonito i cittadini che «ancora non hanno compreso la gravità della situazione» ad osservare comportamenti responsabili a «non creare assembramenti nei luoghi pubblici», a non andare in giro «come se nulla fosse», ad «indossare la mascherina anche in casa se necessario». «Molti sono portatori sani del virus senza saperlo – ha aggiunto – per questo è necessario che tutti facciano responsabilmente la propria parte».