Arriva l’esito del tampone effettuato sulla donna proveniente da Torino. Nuovo esame fra 24 ore come da protocollo
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Foto LaPresse - Adriana Sapone 21/04/2016 Reggio Calabria ( Italia ) Cronaca Operazione Guardia di Finanza Mala Sanitas -11 misure cautelari nei confronti del personale sanitario per reati di falso ideologico e interruzione di gravidanza senza consenso, commessi nel presideio ospedaliero "Bianchi Melacrino Morelli" di Reggio Calabria. Nella foto L'ingresso degli Ospedali Riuniti Photo LaPresse - Adriana Sapone
Hanno dato esito negativo i test effettuati sulla 67enne di Fossato Jonico, rientrata nei giorni scorsi da Torino. Nessun caso di coronavirus, dunque, ma una semplice influenza. Come da prassi, i controlli saranno ripetuti nel corso delle prossime 24 ore per avere ulteriore conferma.
È il caso di ricordare che, in questo caso, il protocollo era stato avviato in via precauzionale proprio per il luogo di provenienza della donna e per i sintomi influenzali che presentava. Come già avvenuto in altre due distinte circostanze, infatti, il protocollo di sicurezza è stato avviato con la consueta professionalità da parte del Grande ospedale metropolitano che si sta trovando a gestire questa fase particolarmente delicata.
Nessun allarme
Dopo il caso della giovane di Taurianova e quello di un’altra donna di Campo Calabro, dunque, anche il terzo caso sospetto si risolve fortunatamente senza alcuna ulteriore complicazione.
Ricordiamo ai nostri lettori che, allo stato, non esiste alcuna ragione per allarmarsi circa la presenza del Coronavirus a Reggio Calabria. Al di là degli aspetti sanitari, sui quali lasciamo che siano gli esperti a pronunciarsi, le strutture sanitarie cittadine sono già pronte per affrontare eventuali situazioni a rischio.
Le prescrizioni della governatrice
È bene però rimarcare come la stessa governatrice della Calabria, Jole Santelli, abbia invitato i cittadini calabresi, che, in queste ore, rientreranno dalle regioni del Nord interessate dall’espansione epidemica, oltre che dalle altre aree internazionali già a rischio di «comunicare alle autorità sanitarie locali il loro rientro in modo da valutare misure di quarantena attiva volontaria presso il proprio domicilio anche in assenza di sintomi». Una prescrizione semplice che invitiamo a rispettare al fine di scongiurare possibili focolai non controllati.