Nonostante sia stata dichiarata “zona rossa” la situazione a Melito Porto Salvo continua a far riflettere per l’aumento dei casi di contagio. La conferma che si temeva è arrivata. Sono 4 i nuovi casi di contagio registrati nella cittadina, 2 dei quali all’interno dell’ospedale “Tiberio Evoli”.

Si tratta di un infermiere e un operatore socio sanitario in servizio nel reparto di medicina generale. I due non mostravano sintomi e sono risultati positivi dopo il controllo a tappeto fatto su operatori e pazienti su input della direzione generale. Fortunatamente si tratta di sue pazienti isolati. Infatti, nessun altro caso è stato riscontrato in ospedale. I due operatori sono adesso in isolamento domiciliare senza sintomi.

Particolare, invece, la storia dei due fratelli melitesi che, rientrati dal Nord Italia il 6 marzo si sono autodenunciati e regolarmente sottoposti in maniera volontaria alla quarantena domiciliare. Nonostante le tre settimane trascorse in casa senza avvertire alcun sintomo, alla prova del tampone i due fratelli sono risultati positivi. Rimane, dunque, da comprendere se il contagio sia avvenuto prima del rientro o dopo. Orami è chiaro che l’insidia del virus stia proprio nel suo non manifestarsi e che le due settimane non sono sufficienti per ritenersi al sicuro.

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Melito Porto Salvo, intanto, sfonda e supera la quota dei 30 casi preoccupando in modo particolare sull’efficacia delle precauzioni prese. Mentre Montebello Jonico, dalla chiusura totale, non ha registrato nuovi casi di contagio, a Melito il numero cresce e con esso la preoccupazione che la situazione, dopo i casi della casa di riposo “Raggio di Sole” e quelli in ospedale, non sia più completamente sotto controllo.