Le organizzazioni sindacali denunciano la carenza di dispositivi di protezione per i lavoratori e ammoniscono: «Se si ammalano andiamo incontro al collasso»
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«Le organizzazioni sindacali continuano a ricevere da parte dei dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, sia dal personale sanitario che si trova in prima linea e sia dal personale amministrativo, numerose segnalazioni e richieste di intervento in merito alle gravi condizioni di lavoro in cui sono obbligati ad operare». È quanto denunciano in una nota congiunta Luciano Contartese della Fp Cgil, Antonio D’Aloi della Cisl Fp, Domenico Pafumi della Uil Fpl, Giuseppe Gliozzi per Nursing Up, Amerigo Colace della Fials e Domenico Soldano della F.S.I.
La principale segnalazione riguarda la carenza di dispositivi di protezione individuale, in particolare mascherine (da quelle chirurgiche alle FFP2 e FFP3), di occhiali e visiere protettive e di camici monouso.
«Tale carenza – proseguono i rappresentati sindacali - obbliga tutto il personale a operare esponendo a rischio la propria salute, quella dell’utenza e quella dei propri cari. Per le ragioni esposte, dunque, invitiamo la Direzione ASP, ad attivarsi senza indugio, ai fini di mettere a disposizione, del personale tutto, i dispositivi di protezione individuale, in relazione al rischio a cui è esposto durante l’attività lavorativa. Segnaliamo, inoltre, come il Servizio Sanitario del nostro territorio (non uscito ancora completamente dal Piano di rientro, e negli ultimi anni depotenziato in termini di risorse umane, strutturali e tecnologiche) rischierebbe il collasso in caso di malattia del personale. Garantire le massime tutele, (già obbligo del datore di lavoro, ancor di più dopo le direttive emanate dal Ministero della Salute e recepite dalla Regione Calabria con apposite direttive), risulta fondamentale per garantire l’incolumità degli infermieri e del personale sanitario e, quindi, il diritto alla salute dei cittadini».
La nota si conclude con il ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che, in una situazione così difficile, continuano a garantire ai cittadini il loro servizio, con sacrificio e abnegazione. Infine, l’invito da parte dei sindacalisti alla popolazione a rimanere in casa ed a seguire l’iter previsto in caso di insorgenza di sintomi influenzali: non recarsi al Pronto soccorso, ma chiamare il proprio medico di famiglia o i contatti messi a disposizione dall’ASP di Vibo.