Un tampone con esito positivo ha rivelato il contagio di un operatore telefonico impiegato in un call center dell’area urbana cosentina. La task force dell’Asp ha disposto la quarantena per il soggetto infetto e l’isolamento preventivo per le persone entrate in contatto stretto con lui negli ultimi giorni, in attesa di uno screening più approfondito.

 

L’ambiente di lavoro è stato chiuso per precauzione e per procedere alla sanificazione dei locali.

Situazione stazionaria

Per il resto, in provincia di Cosenza, la situazione si presenta stazionaria. Sono 240 i casi attualmente positivi così suddivisi: 14 ricoverati all’Annunziata di cui due in terapia intensiva, 226 a domicilio di cui 34 sintomatici e 192 asintomatici. Il maggior numero di soggetti con coronavirus, 66 si concentra ad Amantea.

La questione Amantea

Nella cittadina tirrenica preoccupano gli spostamenti dei soggetti infetti residenti fuori dai centri di accoglienza, in abitazioni sparse sul territorio, in particolare nella frazione di Campora San Giovanni. In alcune case dimorano più nuclei familiari. Si tratta di luoghi sovraffollati in cui rispettare il regime di isolamento per i Covid positivi risulta impossibile. Ed è impossibile anche monitorare gli spostamenti all'esterno dei soggetti sani che però, essendo conviventi con persone positive, sono anch'essi potenziali incubatori e portatori del virus.

Cercasi struttura per le quarantene

C'è anche una difficoltà oggettiva nel censire gli abitanti di questi alloggi, non sempre titolari di un regolare contratto d'affitto, spesso impiegati come lavoranti nei campi anche qui in situazioni al limite della legalità.

 

La Prefettura di Cosenza si è attivata per reperire un immobile in cui i positivi asintomatici possano trovare ospitalità, in un contesto tale da rendere innocua la loro condizione. Diversamente c'è il rischio concreto di un continuo effetto rimbalzo, e quindi della permanenza di un focolaio le cui dimensioni cominciano ad assumere contorni preoccupanti.