Il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta si è recato in visita istituzionale all’Unità di crisi interforze Covid-19, istituita presso la Prefettura di Reggio Calabria.

«Il lavoro sinergico svolto dalle forze impegnate nel Centro di coordinamento e soccorso – dice il consigliere Giannetta – ha contribuito in modo sostanziale al raggiungimento degli ottimi dati di questi giorni. L’Unità di crisi, coordinata dal prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani – spiega il consigliere di Fi – ha operato un controllo capillare del territorio avvalendosi di carabinieri, guardia di finanza, corpo militare Croce rossa italiana, polizia di Stato, vigili del fuoco, polizia metropolitana ed esperti che hanno interagito molto efficacemente nella mappatura e tracciatura dei potenziali contagi, arginando, di fatto, il propagarsi indiscriminato della epidemia da Covid 19».

Dialogo costante

«Un lavoro sinergico, rafforzato dal dialogo costante e diretto tra gli operatori del corpo militare della Croce rossa con l’Azienda sanitaria provinciale, per la tenuta dell’anagrafica delle persone censite e poste in quarantena. Basta leggere le schede di monitoraggio della Prefettura di Reggio Calabria – continua Giannetta – per avere la percezione tangibile della consistenza della rilevazione del numero dei controlli, stiamo parlando di quasi 90mila persone e oltre 18mila esercizi commerciali solo nella settimana dal 27 marzo al 18 aprile».

Ruolo fondamentale dell'unità di crisi

«Le forze dell’Unità di crisi interforze Covid-19 sono state impegnate non solo nel controllo e monitoraggio del territorio ma – prosegue Giannetta – hanno avuto un ruolo fondamentale nelle azioni di prevenzione e nella gestione della relazione con i cittadini disorientati sulle misure e sui comportamenti corretti da adottare. La collaborazione tra i laboratori di microbiologia e i carabinieri ha, infatti, consentito di informare le persone della propria positività al virus, prima ancora del referto medico, e ricostruire telefonicamente movimenti e contatti per prevenire la diffusione incontrollata del contagio. Una procedura che ha giocato un ruolo fondamentale nel contenimento del propagarsi dell’infezione e che ha permesso di giocare di anticipo per frenare il diffondersi dell’epidemia».

«L’Unità di Crisi interforze Covid-19 di Reggio Calabria è la prima in Italia ad avvalersi del corpo militare Croce Rossa Italiana – sottolinea Francesco Principato, responsabile del Nucleo di arruolamento e attività promozionali del corpo militare Cri di Reggio Calabria, presente all’incontro con il consigliere Giannetta – un’iniziativa del prefetto Mariani che abbiamo molto apprezzato e a cui abbiamo risposto immediatamente presente».