L'uomo era stato trasportato dal carcere all'ospedale e durante l'attesa per il disbrigo di questioni burocratiche è andato su tutte le furie rompendo i vetri dell'accettazione a pugni
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Ancora questioni di sicurezza all’interno del pronto soccorso di Rossano. Divelti suppellettili e i vetri delle finestre spaccati a pugni da parte di un detenuto andato in escandescenza nella casa di reclusione di Corigliano Rossano e per queste ragioni trasferito con l’ambulanza del 118 al Nicola Giannettasio di Rossano già dalla serata di ieri.
Si sono frapposte una serie di problematiche burocratiche (nella trascrizione dei documenti è stata sbagliata la data di nascita) e la necessità di rinvenire un posto disponibile di Psichiatria. Che si era reso disponibile (a Potenza) ma a causa degli impedimenti amministrativi (procedura del Tso) non è stato possibile effettuare. Nel frattempo il detenuto è andato su tutte le furie, sprigionando una ingestibile aggressività.
Il Guido Compagna ospita una divisione di Psichiatria ma ha una disponibilità di cinque posti, attualmente occupati, mentre altri quattro non sono stati attivitati per la mancanza di arredi. Si ripropongono due questioni importanti: la prima riguarda l’esposizione a rischio del personale di pronto soccorso, spesso destinatario di aggressioni; la seconda è di tipo organizzativo relativamente ai pazienti psichiatrici che dovrebbero essere trasferiti in apposite strutture e non già in sedi che trattano le emergenze, già di per sé cariche di lavoro.
Si avverte l’esigenza nel personale di potenziare il sistema di vigilanza negli ospedali e di ripristinare il posto di polizia di un tempo già presente al Nicola Giannettasio di Rossano.