A Corigliano Rossano si è verificata «l'ennesima interruzione Sorical e una mancata riparazione per oltre 12 ore» motivo per il quale «l'Amministrazione agirà per interruzione di pubblico servizio». Lo rende noto il Comune.

«Ieri – è scritto in una nota - mentre gli addetti comunali, gli stessi che si erano già occupati di numerosi interventi sul territorio per l'emergenza meteorologica, riparavano la condotta adduttrice comunale nel Torrente Celadi (Cona-Pantasima) che serve il centro storico di Rossano, nel pomeriggio si iniziava a registrare carenza idrica nello Scalo di Rossano e più precisamente dalle zone servite dalla condotta di competenza Sorical denominata 'Macrocioli'. Gli addetti comunali, su impulso del sindaco, hanno immediatamente contattato i responsabili Sorical, i quali disconoscevano il problema, evidentemente non effettuando alcun controllo né a distanza (telecontrollo) né in loco ai punti di partenza e di arrivo della condotta. Dopo alcune ore è stato informalmente comunicato all'ente comunale della presenza di un non meglio precisato guasto agli impianti, mentre intorno alle 20.30 è stata comunicata l'esistenza di una perdita lungo la condotta che doveva essere ancora individuata».

«Tenendo conto che si tratta di una condotta che serve circa 20mila persone e strutture strategiche quali ospedale, Azienda sanitaria, presidi delle forze dell'ordine ecc. - prosegue la nota - era da considerarsi scontata la riparazione immediata, tenendo conto che, come ben sanno, loro malgrado, i cittadini, dalla riattivazione degli impianti di Trionto servono molte ore affinché l'acqua giunga al serbatoio 'Matassa' ed altrettante ore prima che la rete comunale torni in pressione. Tuttavia la perdurante assenza di notizie (in continuità con quella del pomeriggio) ha allertato il sindaco Flavio Stasi, il quale a partire dalle 23.00 ha iniziato a contattare personalmente tutti i responsabili Sorical, apprendendo intorno alle 00.15 che la perdita non sarebbe stata riparata prima della mattinata di domenica 19 gennaio per presunte ragioni di sicurezza, causate dal buio e dalla presenza del torrente. Tale tentativo di giustificazione di un comportamento ormai sistematicamente intollerabile rappresenta una 'pezza peggio del buco' dal momento che è stata proprio l'inefficienza ed il ritardo degli addetti Sorical che ha generato questa situazione, tenendo conto che, ammesso e non concesso che la perdita sia davvero in un torrente, circostanza poco probabile, proprio nella giornata di sabato 18 gennaio il settore Reti e manutenzione del Comune ha effettuato una riparazione simile e senza il supporto di elicotteri. Non si può usare una parola come “sicurezza” per coprire negligenza e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini».

«L'Amministrazione - è scritto nella nota - ben conosce le difficoltà di gestione di impianti e reti idriche per altro vetuste, ed è la ragione per la quale spesso si è preferito supportare e stimolare la Società regionale piuttosto di sottolineare che gran parte dei problemi idrici in alcune zone, come lo Scalo di Rossano, nulla hanno a che vedere con l’attività comunale ma sono di totale responsabilità Sorical. Per la medesima ragione proprio qualche settimana fa, piuttosto di scaricare la patata bollente sulla Società regionale, gli addetti comunali hanno accompagnato quotidianamente gli addetti Sorical per individuare la perdita sulla condotta del Fallistro, la cui esistenza era certa per gli addetti comunali che conoscono bene reti e territorio mentre spesso era stata esclusa proprio dagli addetti Sorical che avevano bollato la carenza idrica come un “impoverimento delle sorgenti”, ed è stato grazie alla tenacia degli addetti comunali che la perdita è stata individuata ai piedi del Monte Paleperto ed è stata subito riparata: anche in quel caso si paventavano tempi lunghi».

«In questo caso - sostiene l'Amministrazione comunale - l'intollerabile negligenza degli addetti Sorical nel non rendersi conto per ore del corretto funzionamento di un impianto da decine di litri al secondo, unita alla inqualificabile superficialità con la quale la riparazione non e' stata immediatamente predisposta, impone all'Amministrazione comunale di agire, per la prima volta, in sede legale per tutelare gli interessi dell'Ente comunale, ma soprattutto della comunità che ormai da mesi vive il disagio insostenibile di una interruzione a settimana, con l'aggravante della ritardata riparazione».

«Per queste lunghe, ingiustificate, ore di attesa - conclude la nota - i cittadini possono chiedere il servizio autobotte, erogato dal Comune, al numero di telefono della Polizia locale».