Il caso disumano di via Cerasaro trasformato per alcuni versi in una questione politica è in dirittura d’arrivo, almeno per la parte che attiene alla bonifica del sito. Si sta lavorando anche grazie a una più proficua collaborazione dell'uomo che solo a tratti, nel corso degli anni, si è lasciato aiutare. Il 52enne dopo la morte della mamma ha accentuato l’idea di abbandonarsi a se stesso, a tal punto da vivere in cumuli di rifiuti, tra gli animali, e in una condizione di pericolo.

Un importante impulso affinché si possa giungere a soluzione è pervenuto dai residenti del quartiere, da comitati ed associazioni. Ci sono stati momenti di scontro tra gli stessi e le istituzioni pubbliche circa il presunto immobilismo, a tal punto, qualcuno, da rivolgersi alla procura della Repubblica.

Il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi in queste ore ha rimesso delle sue valutazioni sulla propria pagina social non nascondendo una certa amarezza per come alcuni hanno inteso gestire il caso. Intanto proprio oggi dovrebbe essere attivato un primo intervento, con la disponibilità dell'uomo.

«Ho raccomandato - scrive l’amministratore - di continuare a seguire i percorsi già avviati, senza i quali nessun intervento avrà alcuna utilità, e di badare a se stesso ed alla propria casa».

L’amministratore in questa vicenda parla di «improvvisati benefattori (a parole) ed esperti di pubblica amministrazione (neanche a parole). Fortunatamente fare il sindaco, mettendo prima il rispetto delle persone e poi tutto il resto, è un'altra cosa».

Riguardo all’annuncio di denunce nei suoi confronti: «Tutto legittimo, siamo in uno stato di diritto. Per questo confermo e sottoscrivo ogni parola di ogni mia intervista e se dovessi essere chiamato a risponderne, sono ansioso di motivarle e rafforzarle».