VIDEO | Il leader del Movimento 5 Stelle si è poi dichiarato contrario ai 5 quesiti referendari: «Sembra una sorta di vendetta della politica sulla magistratura. La riforma va fatta ma non in questi termini»
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Una folla osannante ha accolto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, questa sera a Catanzaro per sostenere la corsa a Palazzo de Nobili di Nicola Fiorita, il candidato della coalizione che tiene assieme il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle, secondo uno schema che si è riproposto identico alle ultime elezioni regionali. Nonostante l'alta presenza di pubblico però è da registrare anche qualche sparuta contestazione.
«Quando c'è un candidato civico che ha già lavorato bene ed è espressione di un movimento civico, della società civile come in questo caso, si è già impegnato in battaglie significative per il bene della propria comunità è sicuramente un interprete valido per questa battaglia politica. Nicola Fiorita ha tutte queste qualità, noi lo appoggiamo convintamente» è stato l'appello dell'ex presidente del Consiglio.
Conte ha poi ribadito la validità del progetto che vede il Movimento 5 Stelle in coalizione con il Partito Democratico: «Quando ci sono tutte le condizioni per rendere efficace questo dialogo con il Pd ed altre forze espressione dei movimenti civici è una opportunità che si realizza e che dobbiamo assolutamente cogliere».
Il leader del Movimento 5 Stelle che è approdato questa sera a Catanzaro proveniente dalla Sicilia per il tour elettorale ha poi espresso il proprio punto di vista sul referendum: «Il movimento 5 stelle quando si tratta di appuntamenti referendari ritiene sacrosanto che i cittadini possano esprimersi. Se entriamo nel merito per quanto riguarda il movimento io suggerisco 5 no ai referendum perché la riforma della guistizia non si realizza a colpi di referendum. Questo di per sé introduce una visione molto settoriale, molto frammentata e limitata. Complessivament quei 5 referendum sembrerebbero esprimere una sorta di vendetta della politica nei confronti della magistratura che deve essere riformata ma non di certo in questo termini e con queste modalità».
Infine, sulla capacità della pubblica amministrazione di spendere le risorse in arrivo dall'Europa con i fondi del Pnrr si è detto preoccupato: «Io in questo momento sono molto preoccupato. Noi abbiamo una capacità amministrativa molto scarsa non riusciamo a spendere i fondi europei ordinari e quelli straordinari, la stessa preocupazione è anche per il Pnrr. Purtroppo le autorità amministrative locali, i centri di spesa non hanno quella dotazioni in termini di competenza e di professionalitò che consentono di elaborare progetti. Ecco perchè è importante realizzare il turn over nella pubblica amministrazione. Ecco perchè occorre rinnovare le pubbliche amministrazioni di Comuni e Regioni e rafforzarle anche per quanto riguarda competenze digitali: ingegneri e informatici».