La prima Sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria ha annullato la sentenza emessa dal Gup che aveva deciso, in sede di giudizio abbreviato, sulle posizioni di Francesco e Carmine Violi e Nicola Preiti, condannati in primo grado nell’ambito dell’indagine denominata “Columbus”. La Corte ha, dunque, cancellato condanne pesantissime, disponendo l’immediata scarcerazione degli imputati.

In primo grado, infatti, il Gup distrettuale reggino aveva condannato Francesco Violi alla pena di 18 anni di reclusione, Carmine Violi a 17 anni e 10 mesi di reclusione, e Nicola Preiti alla pena di 5 anni, con la riduzione per la scelta del rito abbreviato.

I due fratelli Violi erano stati condannati, in qualità di promotori ed organizzatori, per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal requisito della transnazionalità, nonché in relazione ad alcuni episodi di importazione di significativi quantitativi di sostanza stupefacente.

Complessi ed articolati gli interventi in udienza del collegio di difesa, composto dagli avvocati Araniti, Alvaro, Caruso, Garzo e Di Rienzo, che hanno sostenuto la necessità di riformare la sentenza, per l’assoluta mancanza di prova della responsabilità dei propri assistiti.

I difensori hanno sostenuto, altresì, alcune questioni tecniche, eccepite in via preliminare sin dall’udienza preliminare e ribadite in primo e secondo grado. In particolare è stato censurato il difetto di giurisdizione della Autorità Giudiziaria italiana, l’incompetenza territoriale dell’Autorità Giudiziaria reggina nonché l’inutilizzabilità degli esiti delle captazioni all’estero.

La Corte d’Appello, dopo una lunga camera di consiglio (durata quasi sei ore) ha accolto le eccezioni preliminari d’incompetenza territoriale avanzate dai difensori, trasmettendo, per i due Violi gli atti alla Procura di Catanzaro e, per Preiti, alla Procura di Vibo Valentia. Con la stessa decisione la Corte ha disposto l’immediata scarcerazione dei due fratelli Violi, per i quali, dopo più di tre anni di custodia cautelare, si sono aperte le porte del carcere.