Venti milioni di euro di affitto pagati dal 1990 ad oggi per una sede che ne vale al massimo due milioni e seicentomila. La vicenda dell’immobile ospitante la sede del Cnr a Piano Lago di Mangone ha guadagnato da tempo la ribalta soprattutto in virtù del servizio mandato in onda da Striscia la Notizia nel mese di maggio.

 

Dopo l'incursione di Striscia la Notizia divieto di accesso ai giornalisti

Gianantonio Stella sulle pagine del Corriere della Sera, è tornato a mettere il dito nella piaga con un editoriale velenoso sullo spreco di denaro pubblico e sull’inerzia dei vertici dell’istituto scientifico, rimasti per qualche tempo impassibili anche di fronte alla prospettiva di ridurre il canone del 40% per come proposto dalla proprietà dell’edificio. E deve trattarsi di una piaga piuttosto dolorosa, tanto da determinare il categorico divieto d’accesso ai giornalisti nel cortile esterno della struttura anche solo per realizzare immagini di repertorio. I dipendenti rimasti ad operare nel centro, alcuni sono ancora in attesa di essere stabilizzati, soffrono questa improvvisa ribalta e, ovviamente, non hanno alcuna responsabilità in questa ordinaria storia di cattivo impiego delle risorse pubbliche.

Contratto disdetto, trasloco entro il 30 giugno 2018

Ad ogni modo la questione sta per concludersi, perché il Cnr ha esercitato il diritto di recesso dal contratto, inviando una raccomandata per disdire la locazione a partire dal primo luglio del 2018. E qui si apre però un’altra questione relativa al trasloco dell’ente di ricerca. Il senatore pentastellato Nicola Morra ha avuto una interlocuzione con il ministro Valeria Fedeli a cui ha chiesto di riallocare la struttura all’Università della Calabria oppure nell’azienda ospedaliera di Cosenza.