Si passa alle vie di fatto, nuova sollecitazione dell’assessorato preposto per il ripristino della legalità. L’obiettivo è colpire ipotesi di malaffare e della vendita illegale di loculi
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Nel cimitero di Corigliano si passa alle vie di fatto. È stata disposta infatti la demolizione della costruzione di una cappella abusiva. Secondo quanto emerge il manufatto non rientra nelle aree edificabili del piano regolatore comunale. I privati in questione non risultano nelle graduatorie, tanto meno sono provvisti di concessione. E, sull’area interessata, pare vi fosse un bruciatore di bare che avrebbe svolto questa funzione fino al 2021 ma di cui, ad oggi, non si ha traccia.
Una nota di sollecitazione al fine di procedere all’abbattimento della struttura è stata inviata agli uffici preposti dall’assessore alle politiche ambientali e alla manutenzione Damiano Viteritti, che già nell’ottobre scorso aveva dato avvio alle procedure di revoca delle concessioni cimiteriali e alla rimozione degli atti amministrativi ritenuti nulli in relazione alle graduatorie stilate dall’ex comune di Corigliano prima della fusione con l’ex comune di Rossano. All’interno del cimitero coriglianese è in atto un’azione di controllo serrato e di verifica allo scopo di scongiurare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Al vaglio tutte le assegnazioni di suoli o loculi anche in relazione all’utilizzo delle aree esterne.
L’obiettivo è colpire ipotesi di malaffare e della vendita illegale di loculi. Nel tempo si sono verificati numerosi furti all’interno dell’area, segnalati dai familiari dei defunti. Altra richiesta avanzata dalla pubblica amministrazione alla ditta che ha in gestione il cimitero è l’elenco dei nomi dei tirocinanti della Regione Calabria e di tutte le persone assunte al fine di evitare che degli stessi se ne faccia un utilizzo improprio, ma anche per scongiurare il rischio di condizionamenti della criminalità organizzata. Sul cimitero di Corigliano è in corso un’inchiesta giudiziaria.