Il provvedimento firmato dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese mantiene in carica il sindaco e l'intero consiglio comunale
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Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha firmato il provvedimento che esclude lo scioglimento del Comune di Ciminà per infiltrazioni mafiose. Secondo quanto emerge «non sussistono i presupposti per lo scioglimento o l’adozione di altri provvedimenti». La vicenda si era aperta nell’ottobre dello scorso anno con l’insediamento di una commissione d'accesso allo scopo di verificare se l’attività amministrativa fosse condizionata dalla mafia.
Il lavoro della commissione si è concluso il 20 aprile e il 15 luglio il prefetto di Reggio Calabria ha sostenuto l’insussistenza delle condizioni per applicare lo scioglimento conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso secondo il Testo unico degli Enti locali. «Gli elementi emersi non presentano la necessaria congruenza rispetto ai requisiti di concretezza, univocità e rilevanza richiesti», viene riportato. Un provvedimento che mantiene in carica il Consiglio comunale, il sindaco Giusy Caruso (eletto nel 2017 a capo di una lista civica) e la giunta.