Le strutture di Corigliano, Cassano, Cetraro, Lungro e Mormanno verrebbero riconvertite in punti prelievo. Casciaro (Fp Cgil): «La sanità pubblica va rafforzata, non ridimensionata proprio in questo momento storico»
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Sul piede di guerra la funzione pubblica della Cgil preoccupata per la messa in esecuzione della Deliberazione 646 del 3 agosto 2020, che determina la chiusura dei laboratori analisi dei comuni di Corigliano-Rossano (Ospedale Corigliano), Cassano all’Ionio, Cetraro, Lungro e Mormanno. Tutti vedrebbero una riconversione in punti prelievo.
Vincenzo Casciaro, segretario generale comprensoriale della Fp Cgil, ha scritto immediatamente al commissario straordinario della'Asp di Cosenza, Cinzia Bettelini, chiedendo - come già fatto lo scorso 15 agosto - l'immediata «sospensione» del provvedimento e un incontro urgente nel merito. «L’emergenza pandemica, in particolare per le strutture sanitarie sedi di ricovero per pazienti affetti da Covid-19, impone che i laboratori analisi di routine operino in piena attività, proprio per non intralciare il delicato lavoro in atto».
Ma la chiusura dei laboratori proprio in questo momento storico e in «totale assenza di programmazione, appare come un tentativo di ridimensionare i servizi pubblici sanitari». Al contrario per la Cgil le strutture pubbliche «vanno rafforzate» soprattutto in quelle parti del territorio provinciale, laddove «l’offerta sanitaria è in debito nei confronti della collettività». Pertato si chiede all'Asp di non procedere alla chiusura dei laboratori e «convocare apposita riunione, poiché le paventate chiusure inevitabilmente comportano altresì sostanziali modifiche per i lavoratori da essi dipendenti».