Chiusura autostradale, operatori turistici chiedono i danni all'Anas

Dopo il primo vero esodo estivo si tirano le somme. Calo delle prenotazioni del 30%, commercianti e albergatori chiedono i danni all'Anas
di Redazione
6 luglio 2015
10:38

E' appena passato il primo vero esodo estivo, risultato un disastro. A tirare le somme, il presidente di Federalberghi Calabria, Vittorio Caminiti cha ha stimato un calo delle prenotazioni del 30%. Causa di tutto ciò l'interruzione dell'autostrada tra Mormanno e Laino borgo per il crollo del Viadotto Italia, avvenuto cira quattro mesi fa, che ha praticamente isolato la Regione calabria. "Un danno enorme – ha spiegato il presidente Caminiti – per una terra che vive di turismo soprattutto nel periodo estivo". a farne le spese gli operatori del settore turistico che hanno deciso di chiedere i danni all'Anas. L'azione legale è affidata allo studio legale D’Ottavio di Reggio Calabria e coinvolge tutti coloro che stanno subendo i disagi causati dalla chiusura autostradale.


"Il danno subito quest’anno dagli operatori turistici – ha spiegato ancora Caminiti – stando ai nostri calcoli si aggira fra i 350 e i 450 mila euro e dentro questa cifra ci sta tutto. Per il calo delle presenze, dalle proiezioni delle prenotazioni in nostro possesso al momento, riteniamo di perdere almeno 1/2 milioni di pernottamenti, a cui aggiungere il mancato acquisto carburante sul territorio calabrese, di generi alimentari e diversi, medicine, souvenir, spese per lo sport e lo svago".


 

Chi ha pagato e continua a pagare il danno maggiore sono i dipendenti delle aree di servizio di Tarsia Est, e nel salernitano, di Sala Consilina. Trenta lavoratori licenziati.

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