Chiude l'unica banca di Schiavonea: la protesta dei correntisti

VIDEO | Un gruppo di cittadini si è ritrovato davanti all'istituto di credito di Corigliano-Rossano per dire no a quello che a tutti appare come una vera e propria mancanza di rispetto. Vicino a loro anche l'amministrazione comunale

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di Marco  Lefosse
1 agosto 2019
13:46

Banca sviluppo credito cooperativo chiude i battenti a Schiavonea. L’unico sportello di credito presente nel popoloso borgo marinaro di Corigliano-Rossano, fatto salvo l’ufficio postale che eroga anche servizi bancari, a giorni dovrebbe essere accorpato alla filiale di Cantinella lasciando, di fatto, sguarnito un centro urbano di oltre 10mila abitanti. Stamani un gruppo di correntisti si è ritrovato davanti all’ingresso della banca, su via Provinciale, per manifestare il proprio dissenso.

«Mancanza di rispetto verso la popolazione»

«È una protesta – spiega Daniele Torchiaro, rappresentante dei correntisti – che nasce da un’attività civica. È impensabile che una realtà come quella di Schiavonea che vive di turismo e di pesca e che ha versato parecchio denaro nelle casse della banca, adesso, in barba a tutti e senza avere riconoscenza, debba ritrovarsi senza l’unico istituto di credito che c’è in tutto il centro urbano».


Il borgo marinaro, ricordiamo, è il quartiere più popoloso della grande Corigliano-Rossano dove vive tutta la marineria peschereccia e buona parte tra raccoglitori agrumicoli e proprietari terrieri. Dunque un’area economicamente ricca. E lo ricorda anche Torchiaro: «Oggi si sceglie arbitrariamente di chiudere prendendo armi e bagagli e trasferendosi altrove. Negli ultimi 30 anni l’intera marineria peschereccia ed i pensionati di questo borgo hanno deciso di lasciare i loro risparmi ed attivare i loro finanziamenti in questa banca. Tanti interessi maturati dalla banca e altrettanto lustro ricevuto dall’istituto che oggi, di punto in bianco, ha deciso di andarsene».  

Amministrazione comunale vicina ai cittadini

Intanto, a difesa dei cittadini, è scesa in campo anche l’amministrazione comunale ed il sindaco Flavio Stasi che ha scritto ai vertici di Banca sviluppo e del credito cooperativo Mediocrati motivando la necessità che quella filiale non venga chiusa. Di fianco ai correntisti stamani c’era il consigliere comunale di maggioranza Domenico Rotondo che ha rilanciato il messaggio del primo cittadino.

«Sono migliaia – ha ribadito Rotondo – le attività commerciali e produttive, dalle imprese ittiche alle strutture turistico ricettive, che hanno sede nel popoloso borgo storico marinaro di Schiavonea; senza contare – precisa – che la filiale bancaria serve anche altre località altrettanto popolose, come ad esempio quella di Fabrizio. Con questi dati – scandisce – non si può declinare la località come semplice frazione soprattutto dal punto di vista del servizio bancario; né – aggiunge il Consigliere comunale, riportando il pensiero del Sindaco – bisogna dimenticare il significato storico e culturale sotteso alla presenza di un istituto bancario che da sempre ha rappresentato un riferimento per lo sviluppo della importante e storica frazione di Corigliano e per l’evoluzione della sua economia».

Giornalista
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