Urla, insulti e minacce di morte. Per Francesca Lagoteta, 39enne giornalista di LaC News24, quella di ieri sarà una giornata difficile da dimenticare. Mentre si trovava nel piazzale antistante l'ufficio postale di Cetraro, intorno all'ora di pranzo, una donna del posto ha cominciato a inveire contro di lei ad alta voce. «Sei un me***», le avrebbe detto, ma anche frasi come «Ti vengo a prendere a casa», «Ti taglio la testa» e «Ti stacco la testa come un capretto». L'aggressione verbale sarebbe scaturita per futili motivi, non attinenti alla sfera professionale. Secondo quanto ricostruito nell'esposto presentato questa mattina, alla scena hanno assistito diversi testimoni. Dopo quanto successo, la giornalista si è recata nella locale stazione dei carabinieri per sporgere formalmente querela. Toccherà ora agli inquirenti fare luce sull'accaduto.

Le urla in strada

Erano da poco passate le 13 di ieri 17 ottobre. Francesca Lagoteta si trovava in via Mercato, in pieno centro cittadino, quando all'improvviso avrebbe sentito urlare il suo nome a squarciagola, più volte, da piazza del Popolo, che si trova nei paraggi. Poi sarebbe cominciata la sfilza di minacce e insulti, interrotta soltanto quando la 39enne ha manifestato l'intenzione di chiamare i carabinieri, immediatamente intervenuti sul posto. Le due donne, precedentemente, non avevano mai avuto screzi. Lagoteta, ancora scossa dall'accaduto, ha dichiarato: «Voglio ringraziare personalmente il capitano Marco Pedullà, comandante della Compagnia Carabinieri Paola, e il luogotenente Pietro Pecoraro, comandante stazione dei carabinieri di Cetraro. Grazie al loro intervento, tempestivo e puntuale, ho sentito forte la presenza dello Stato».

Sgomento e solidarietà

La notizia ha fatto subito il giro del paese. Molte personalità del mondo della politica e dell'associazionismo hanno già manifestato la loro solidarietà. Tra queste, il sindaco Ermanno Cennamo e Gaetano Bencivinni, presidente dell'osservatorio antimafia di Cetraro, presidio nato per contrastare il diffuso fenomeno della criminalità sul territorio. Com'è noto, da tempo la cittadina è impegnata in attività ed eventi volti alla promozione della cultura della legalità. Anche in questa occasione si starebbe pensando all'organizzazione di una manifestazione pubblica per stigmatizzare l'accaduto. Piena solidarietà è arrivata anche dalla redazione di LaC News24, nella quale Francesca Lagoteta lavora ormai da anni. E in particolare dall’editore Domenico Maduli, che dichiara: «Siamo vicini a Francesca, nostra coraggiosa giornalista, che invitiamo a reagire e denunciare, perché la maggioranza delle persone perbene sta qui, e non altrove».