VIDEO | La campagna di sensibilizzazione nazionale approda a Catanzaro. Questa mattina i sindacalisti hanno incontrato rappresentanti dell'Ispettorato del Lavoro: «Bisogna debellare questo fenomeno»
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Sono numerose le segnalazioni che anche quest'anno ha ricevuto il sindacato Usb in relazione a fenomeni di sfruttamento e mancata applicazione del contratto di lavoro, in particolare, nel settore della ristorazione e in genere in quello turistico. «Vogliamo porre l'attenzione su uno dei tasti dolenti perché benché ormai si discuta del fatto che l'unica chiave di volta per lo sviluppo della nostra regione passi dal turismo, registriamo un miglioramento dei servizi offerti a cui però non corrisponde un miglioramento delle condizioni dei lavoratori».
Secondo il sindacato, al contrario, le condizioni di lavoro sono molto peggiorate e prova ne sono appunto le diverse segnalazioni ricevute non solo lo scorso anno ma già all'esordio di questa stagione turistica: «Di anno in anno le condizioni si fanno più dure» conferma Giuseppe Ranieri, rappresentante del'Usb Calabria. «I fenomeni più diffusi sono, ad esempio, il mancato rispetto degli accordi con quei discorsi abbastanza diffusi della dazione di denaro fuori busta paga. Ma abbiamo avuto segnalazioni di varia natura insomma. Abbiamo saputo anche di dipendenti minacciati dai proprietari, anche con armi. La casistica è molto varia» conferma il sindacalista.
Da qui la campagna di sensibilizzazione organizzata dall'Usb denominata "Cercasi schiavo" che è approdata questa mattina a Catanzaro, e precisamente sotto la sede dell'Ispettorato del Lavoro a cui i sindacalisti hanno chiesto un incontro: «Noi vogliamo confrontarci con le strutture preposte ai controlli per cercare di capire quali sono le strategie che si possono adottare, se si può collaborare in ordine a queste continue segnalazioni ma soprattutto cercare di debellare questa piaga perchè al di là della narrazione c'è un Paese reale che parla di lavoratori sfruttati e sottopagati».
Secondo un sondaggio realizzato internamente dal sindacato Usb, almeno l'80% dei lavoratori dichiara di percepire uno stipendio inferiore al minimo sindacale. Il 20% di aver subito un infortunio senza copertura assicurativa e il 65% di lavorare più ore di quelle dichiarate. «Praticamente a fine stagione non si sa quanto si prende - è la testimonianza portata da un lavoratore che ha preferito mantenere l'anonimato -. Le ore di lavoro sono abbastanza importanti, si parla di 60/70 ore settimanali durante il periodo estivo e purtroppo non tutte retribuite».
E in alcuni casi sono arrivate segnalazioni anche di presunti atteggiamenti collusivi tra il datore di lavoro e gli organi preposti al controllo. Il 15% infatti esprime diffidenza. Una circostanza confermata anche dal lavoratore: «In alcuni casi siamo stati intervistati davanti al datore di lavore - racconta - oltre al fatto che della visita siamo a conoscenza e ce la prepariamo anche qualche giorno prima. In alcuni posti è successo anche così».