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È una nomale giornata lavorativa per un brigadiere dell’aliquota radiomobile della compagnia carabinieri di Catanzaro. Sono le 12 circa quando il militare, che è in abiti borghesi e si sta recando al lavoro per intraprendere un servizio di pattuglia, nota un uomo, con il volto parzialmente travisato con cappellino e occhiali da sole, rannicchiato tra le sterpaglie nei pressi dell’ospedale Pugliese, a poche decine di metri dal parco della Biodiversità Mediterranea. Il militare, che è a bordo della sua auto, si ferma e scende: vuole vederci chiaro sul perché l’uomo si trovi insolitamente in quel luogo e, soprattutto, armeggi con qualcosa. Giusto il tempo di avvicinarsi che il militare scorge il fuoco: un piccolo rogo poco distante si sta espandendo ed un altro è stato appena appiccato dall’uomo che tiene in mano un accendino e osserva, quasi estasiato, le fiamme che iniziano a propagarsi.
Il militare allerta subito la centrale operativa del comando provinciale carabinieri di Catanzaro per avere rinforzi e si fionda verso l’individuo che non ha il tempo di reagire. Pochi istanti dopo, giunge sul posto una pattuglia della stazione di Catanzaro Bellamena con a bordo il comandante di quel reparto, Francesco Carnovale, che, il caso ha voluto, si trovasse a pochi metri dal luogo. I militari, ormai in forze, possono quindi occuparsi anche dei due piccoli roghi che è ancora possibile domare con mezzi di fortuna. In tre si mettono a gettare dell’acqua e a pestare le fiamme che vengono definitivamente spente. Messa in sicurezza l’area i militari identificano l’uomo in Antonello Angì, di 33 anni, già noto alle forze dell’ordine in atto sottoposto alla detenzione domiciliare e autorizzato ad uscire di casa tutte le mattine, per espletare una terapia di disintossicazione al Sert, poiché tossicodipendente. L'uomo è stato trovato in possesso di un accendino, posto sotto sequestro.
Ed è proprio nel corso di uno di questi permessi che l’uomo ha dato sfogo alla sua pulsione, confidando ai militari di trovare piacere nella vista del fuoco e asserendo tuttavia di aver avuto subito l’intenzione di spegnere l’incendio. Compilati gli atti di rito, l’uomo è stato condotto presso la propria abitazione ove resterà in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si terrà, con molta probabilità, nella giornata di domani.
l.c.