Nel gennaio 2021 Umberto Gigliotta era stato sottoposto a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell'operazione “Profilo Basso” della Dda: nelle indagini era emerso il suo legame con alcune delle cosche più potenti del territorio
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La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione a un decreto di sequestro di beni ai fini di confisca emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Catanzaro - Sezione Misure di Prevenzione, sugli approfondimenti economico-patrimoniali disposti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nei confronti di un imprenditore operante nel settore immobiliare e attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Si tratta dell'imprenditore Umberto Gigliotta.
Questi, già condannato per associazione di tipo mafioso, nel gennaio 2021 era stato sottoposto a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito della nota operazione “Profilo Basso” della Dda di Catanzaro. All’esito del relativo processo di primo grado, nel luglio 2023, era stato condannato alla pena di 30 anni di reclusione per il delitto di associazione di tipo mafioso.
Dagli atti d’inchiesta era emerso il suo ruolo quale imprenditore di riferimento di alcune tra le organizzazioni ‘ndranghetiste più pericolose insistenti nelle province di Catanzaro e Crotone. In particolare, avrebbe coadiuvato la criminalità organizzata nel settore dell’usura, investito denaro frutto di attività illecita nel settore immobiliare utilizzando le proprie compagini aziendali per agevolare l’infiltrazione nel tessuto economico delle cosche.
Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno consentito di rilevare ulteriori beni intestati o, comunque, riconducibili all’imprenditore quali frutto o reimpiego di attività illecite e, in ogni caso, di valore sproporzionato rispetto ai redditi legittimamente dichiarati.
Il provvedimento ablativo in questione ha ad oggetto un'attività d’impresa (ditta individuale), un bene immobile (fabbricato), 10 beni mobili (tra cui un impianto fotovoltaico, 8 orologi Rolex e un lingotto d’oro), denaro contante in valuta europea ed estera e 2 rapporti finanziari per un valore complessivo stimato di 500mila euro.