«È dalla domenica perchè noi siamo andati a mare, siamo ritornati e l'acqua correva a filo. Addirittura noi usiamo un secchiello perchè non riusciamo a fare la doccia». Da quattro giorni senz'acqua. Quando la colonnina di mercurio sfiora i 30 gradi a Catanzaro vi sono interi quartieri costretti a trafficare con bottiglie e bidoni per poter assicurare a bambini, anziani e persone invalide la pulizia quotidiana. «Ieri una giornata intera senz'acqua - racconta una residente di viale Isonzo - avendo mia madre invalida in casa non ho potuto eseguire la pulizia d'igiene personale. Il problema della mancanza dell'acqua in questo quartiere si verifica molto spesso. E l'acqua che loro chiamano potabile, di potabile ha ben poco perchè tenendo la mano sotto al rubinetto si riempe di terra».

 

Siamo a viale Isonzo, nella zona sud di Catanzaro. Qui fra fogne a cielo aperto, spazzatura abbandonata e il degrado che attecchisce e guasta ogni angolo di quartiere, i residenti per poter usufruire di un servizio essenziale sono costretti a svegliarsi di notte per farsi una doccia, lavare piatti e pavimenti: «L'acqua ieri è tornata verso le dodici e mezza di notte - conferma una residente -. Ho dovuto fare le pulizie di notte: ho lavato i piatti e i pavimenti e ho caricato la lavatrice».

 

«A viale Isonzo tutti gli anni siamo così senz'acqua e nella sporcizia - aggiunge un'altra residente -. Non ci rispondono al telefono, ogni anno dicono che i tubi sono rotti ma non è affatto vero perchè durante la notte la fornitura d'acqua è erogata e poi la mattina la sospendono nuovamente. Io ho tre bambini, sotto abita una persona malata, abbiamo bisogno dell'acqua».

 

Luana Costa