Sono scesi in piazza questa mattina i rappresentanti del mondo della ristorazione in 24 città italiane per manifestare contro le scelte del governo per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 nei pubblici esercizi.

Manifestazione pacifica anche a Catanzaro. In piazza prefettura si sono dati appuntamento una cinquantina di professionisti del settore insieme all'associazione provinciale Cuochi di Catanzaro presieduta da Domenico Origlia. Un quarto d'ora di silenzio, accanto ai coperti sistemati a terra, interrotto dall'inno d'Italia suonato dal trombettista Francesco Trapasso.

L'iniziativa è stata abbinata allo slogan #siamoaterra ed è stata organizzata dalla Fipe, federazione italiana pubblici esercizi, rappresentata da Laura Barbieri, di Confcommercio Cosenza e delegata Fipe nazionale. Accanto ai ristoratori anche il presidente di Confcommercio Calabria Centrale Pietro Falvo: «Riteniamo che le misure governative siano inique. Non è con la chiusura dei ristoranti che si combatte il Covid. Anche il decreto ristoro e le misure economiche sono lontane dalle aspettative e la criminalità organizzata è dietro l angolo».

«Siamo coraggiosi, pacifici ma determinati - ha aggiunto Barbieri, tra l'altro ristoratrice da generazioni -. Non siamo noi i responsabili della curva dei contagi ma vogliamo essere parte della soluzione».