Soprattutto in politica, la delusione spesso è direttamente proporzionale all’enfasi degli annunci. Più un impegno è sbandierato, maggiore sarà l’impatto negativo della promessa tradita. Così, è grande la delusione a Catanzaro per la mancata assegnazione, a tutt’oggi, dei 34 milioni promessi dalla Regione Calabria per la realizzazione di nuovi parcheggi, vero tallone d’Achille del capoluogo calabrese.

È passato quasi un anno da quando il presidente della Regione Mario Oliverio, nel giugno del 2018, si presentò a Catanzaro per annunciare, anche dinanzi al Consiglio comunale riunito per l’occasione, un massiccio piano di investimenti a favore della città e della sua provincia. Un vero e proprio evento mediatico, formalizzato nell’immancabile protocollo d’intesa, che nelle intenzioni del governatore avrebbe dovuto avvicinare le due amministrazioni, quella regionale e comunale, divise da diverse matrici politiche.

Oggi come allora a guidare la città c’era Sergio Abramo, esponente di punta del centrodestra calabrese, che dal novembre scorso è anche il presidente della Provincia. La sortita catanzarese, dunque, aveva anche un preciso significato politico: sottolineare l’attenzione della Regione per il capoluogo calabrese, nonostante il sentimento “cosentinocentrico” che ha da sempre animato il governatore di San Giovanni in Fiore. Che Oliverio volesse dimostrare la sua attenzione per Catanzaro, lo si intuiva anche dallo slogan che campeggiava a caratteri cubitali sul volantino stampato per l’occasione: “La Regione crede nel capoluogo”.

 

A sostegno di questa tesi, venivano poi elencati una serie di progetti per un importo totale di ben 686 milioni di euro. Per la maggior, però, si trattava di interventi varati e finanziati da chi aveva preceduto Oliverio alla guida della Calabria, da Agazio Loiero a Giuseppe Scopelliti. Così nel calderone finirono, ad esempio, la metropolitana di superfice (145 milioni di euro), la Ferrovia Catanzaro-Lamezia per collegare la città con l’aeroporto di Lamezia (150 milioni di euro), la riqualificazione della linea ferroviaria che arriva a Cosenza (53 milioni di euro), il completamento del porto (20 milioni di euro), il nuovo ospedale (119 milioni di euro), l’agenda urbana per le strategie di sviluppo cittadino (32 milioni di euro), il nuovo impianto per il recupero di materie prime dai rifiuti (41 milioni di euro), più una serie di interventi “minori” ma comunque rigorosamente milionari.
Su tutto, l’unica vera novità coroborrata con fondi freschi era uno stanziamento di 34 milioni di euro che la Regione aveva deciso di erogare per la realizzazione del piano parcheggi.
Un impegno che aveva anche lo scopo di rimediare alla disparità di trattamento riservata alla città di Cosenza, che l’anno prima, nel 2017, di milioni per i parcheggi se n’era visti assegnare 60. Decisione che Abramo non aveva mandato giù, chiedendo a più riprese che lo stesso trattamento venisse riservato a Catanzaro.


«A distanza di un anno – dice oggi il sindaco Abramo – non abbiamo visto un solo euro di quei soldi promessi. Tutti gli altri investimenti ostentati riguardavano vecchi progetti varati dalle precedenti amministrazioni regionali. La vera novità erano i soldi per i parcheggi, oltre 30 milioni di euro che avrebbero dovuto rimediare anche alla sperequazione commessa a favore di Cosenza. Ebbene, stiamo ancora aspettando».